giovedì, Novembre 21

Calcio in lutto: giovane difensore scompare a soli 25 anni dopo una lunga malattia

Calcio in lutto: giovane difensore scompare a soli 25 anni dopo una lunga malattia

La comunità calcistica e la cittadina di Sovizzo, in provincia di Vicenza, sono profondamente addolorate per la perdita di Marco Carlotto, un giovane difensore che ha perso la sua battaglia contro una malattia che lo affliggeva da quattro anni.

A soli 25 anni, Marco ha detto addio alla vita, ma il ricordo della sua forza e passione per il calcio rimarrà vivo nel cuore di chi lo ha conosciuto.

Una passione nata fin da piccolo

Marco Carlotto si era avvicinato al mondo del calcio sin da bambino, e la sua carriera sportiva era iniziata proprio nell’Asd Sovizzo, la squadra del suo paese. Per anni ha giocato come difensore, distinguendosi per la sua dedizione e la sua grinta sia nelle giovanili che in prima squadra. Il calcio era per lui più di un semplice sport: era una passione che lo spingeva a migliorarsi continuamente e a dare sempre il massimo, tanto da diventare un punto di riferimento per i compagni di squadra e per i giovani che sognavano di calcare i campi di gioco.

La diagnosi e la lotta contro il tumore

Quattro anni fa, la diagnosi di un tumore ha costretto Marco ad allontanarsi dal campo da gioco come giocatore. La notizia della malattia ha colpito duramente non solo lui, ma anche la sua famiglia e l’intera comunità di Sovizzo. Tuttavia, il giovane difensore ha affrontato la situazione con grande coraggio, determinato a non lasciarsi abbattere. Nonostante le cure estenuanti e le difficoltà quotidiane, Marco non ha mai smesso di lottare, mantenendo la speranza di poter tornare un giorno a fare ciò che amava di più.

Il ritorno nel mondo del calcio come dirigente e allenatore

Anche se le sue condizioni di salute non gli permettevano più di giocare, Marco non ha mai abbandonato il mondo del calcio. Dopo aver lasciato il campo da giocatore, ha scelto di rimanere vicino alla sua squadra, l’Asd Sovizzo, in una nuova veste. È diventato dirigente della società sportiva e ha assunto il ruolo di “terzo allenatore” della squadra neroverde. In questo nuovo ruolo, Marco ha continuato a trasmettere la sua passione per il calcio, supportando i compagni e i giovani giocatori con il suo esempio e la sua esperienza.

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