Il caos nel Pd pisano
Il Partito Democratico di Pontedera, città simbolo della sinistra toscana e culla della Piaggio, vive giorni di tensione senza precedenti. In un solo giorno, dirigenti, ex sindaci, amministratori e consiglieri comunali hanno annunciato la propria autosospensione in blocco dal partito, provocando anche la cancellazione della storica festa del circolo Fuori del Ponte, che avrebbe dovuto aprirsi in questi giorni.
Il caso Sonia Luca
La miccia è stata l’esclusione dalla lista per le elezioni regionali di Sonia Luca, assessora comunale alla Casa e alle Pari opportunità, sostenuta compatta dal Pd locale. Il suo nome è stato depennato senza spiegazioni ufficiali, lasciando Pontedera senza rappresentanza nella lista. Una scelta giudicata come una “decisione calata dall’alto” e percepita come uno schiaffo alla comunità territoriale.
Il commissariamento e la lista squilibrata
Il Pd pisano era già commissariato, dopo le irregolarità del congresso comunale, con Vinicio Peluffo nominato dal Nazareno per guidare la fase delicata. L’accordo iniziale prevedeva una lista di otto nomi, equamente divisi tra l’area Schlein e l’area Bonaccini, includendo i due uscenti Alessandra Nardini e Antonio Mazzeo. Ma alla chiusura delle liste, la sorpresa: nessun rappresentante di Pontedera. Su otto nomi, solo uno è espressione dell’area riformista, con uno squilibrio evidente a favore della maggioranza.