sabato, Aprile 26

Caso Ramy Elgaml: nuove rivelazioni sul video cancellato e la posizione del testimone

Caso Ramy Elgaml: nuove rivelazioni sul video cancellato e la posizione del testimone

Una svolta nel caso dell’incidente mortale a Milano

Si profila un importante sviluppo nel caso di Ramy Elgaml, il giovane che ha perso la vita in un tragico incidente avvenuto a Milano lo scorso 24 novembre, durante un inseguimento con i Carabinieri. L’episodio si è verificato intorno alle 4 del mattino, precisamente alle 04:03:40, e ha sollevato polemiche, dubbi e indagini fin da subito. Due carabinieri coinvolti, attualmente indagati per reati gravi come falso ideologico, frode processuale e depistaggio, sono al centro di nuove rivelazioni che potrebbero cambiare l’intero corso dell’indagine.

Gli avvocati della difesa presentano nuovi elementi

Gli avvocati Michele Apicella e Pietro Porciani, che difendono i due militari dell’Arma, hanno recentemente depositato una memoria presso la Procura. Il documento, riportato da Il Giornale, sostiene che il testimone chiave dell’accaduto, unico presente sul luogo poco dopo l’impatto, non si trovasse affatto vicino al punto dell’incidente al momento esatto dello schianto.

Secondo quanto affermato dalla difesa, l’uomo sarebbe stato distante almeno 290 metri dalla scena dell’incidente, più precisamente all’altezza del locale “Al 130 Beer&More” situato in via Ripamonti. Questo bar, secondo le rilevazioni, si trova a circa quattro minuti a piedi dal luogo dell’impatto, avvenuto nei pressi di una stazione di servizio Eni.

Il ruolo chiave delle coordinate GPS e dei dati temporali

La difesa si è basata su una meticolosa analisi delle coordinate GPS, confrontate con i dati temporali estrapolati dal dispositivo mobile del testimone. Il primo video, infatti, sarebbe stato registrato tra le 04:02:58 e le 04:03:08, pochi secondi prima dell’incidente mortale. Tuttavia, considerando la posizione geografica dell’uomo, non avrebbe potuto riprendere né l’inseguimento né l’impatto in sé, ma soltanto ciò che è accaduto dopo, ovvero le manovre di soccorso effettuate sul corpo di Ramy.

Questa circostanza risulterebbe cruciale per l’andamento dell’inchiesta, poiché, sempre secondo la memoria difensiva, le immagini registrate non conterrebbero elementi utili ad accertare eventuali responsabilità da parte dei carabinieri coinvolti. Di conseguenza, gli avvocati invitano la Procura a valutare l’archiviazione del procedimento penale per mancanza di indizi concreti di colpevolezza.

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