Cronaca Italia

Lo sfogo di Francesca Evola dopo la morte di Simona Cinà Il dramma della scomparsa di Simona Cinà si sta trasformando in una ferita collettiva, che lacera una comunità intera. La giovane pallavolista ventenne è morta durante una festa in piscina in una villa a Bagheria, nel Palermitano. Ma non è solo il dolore a circolare: sui social e nei media si è diffusa un’ondata di commenti, illazioni e giudizi sommari che hanno spinto chi le era davvero vicino a parlare. Francesca Evola, una delle migliori amiche di Simona, ha rotto il silenzio affidando a Facebook uno sfogo durissimo. “Ci ho messo un po’ a trovare il coraggio, ma per te questo ed altro”, scrive, dando voce a un dolore profondo e a una rabbia che si fa parola per difendere il ricordo di chi non può più farlo da sola. “Parlano s...

Simula suono di sirene per farsi largo nel traffico Un 34enne è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza dopo aver tentato di superare il traffico simulando il suono delle sirene delle forze dell’ordine. L’uomo, a bordo di un’auto con altri quattro amici, aveva collegato il cellulare a delle casse per riprodurre il rumore assordante tipico dei mezzi di emergenza. Ma nel traffico, tra le altre vetture, c’erano anche i carabinieri. Scoperto dai carabinieri durante l’inganno L’episodio è avvenuto a Giugliano in Campania, in provincia di Napoli. I militari della sezione radiomobile, insospettiti dal suono e dalla provenienza, hanno notato che non si trattava di un veicolo autorizzato e si sono lanciati in un breve inseguimento. Una volta fermata l’auto, è emersa la verità: il suono p...

Roberta Bruzzone: "Bagheria, troppi contorni oscuri sulla morte di Simona" Roberta Bruzzone, psicologa e criminologa, interviene sul caso di Simona, la ragazza trovata morta in piscina a Bagheria, elencando i punti chiave dell’indagine e le contraddizioni emerse: 1. Le versioni sul ritrovamento del corpo La famiglia sostiene che Simona galleggiava supina in superficie, mentre secondo la Procura il corpo era adagiato sul fondo della piscina, in un angolo poco illuminato. Due ragazzi si sarebbero tuffati attorno alle 4 del mattino per recuperarlo. Una contraddizione importante tra le testimonianze. 2. Indumenti e bottiglie: sequestrati, non spariti I vestiti della ragazza, indicati dai familiari come "spariti", sono stati effettivamente sequestrati dalla Procura, insieme a bicch...

Due vite spezzate troppo presto Una tragedia improvvisa ha sconvolto la serata del 5 agosto 2025 nel Friuli Venezia Giulia. Due ragazzi di appena 19 anni, Fabio Rosa e Danilo Boz, sono morti in un gravissimo incidente stradale avvenuto all'interno della galleria Bus del Colvera, tra Frisanco e Maniago, in provincia di Pordenone. Entrambi erano calciatori della Maniago Vajont, squadra di Promozione. I giovani stavano rientrando a casa dopo l’allenamento serale a Poffabro. Alla guida dell’auto un amico, Andrea Zoccoletto, anche lui diciannovenne, ora ricoverato in gravi condizioni. La dinamica dello schianto in galleria

In un tranquillo villaggio dell’Himalaya, il silenzio della notte è stato infranto da un boato: un’alluvione improvvisa ha travolto tutto. Fango, detriti e acqua hanno inghiottito case, persone e speranze. Il bilancio è già tragico: almeno 4 vittime e oltre 50 dispersi. Le autorità temono che i numeri siano destinati a salire. Dharali devastata: villaggio sommerso in pochi minuti https://www.youtube.com/watch?v=dbEwGWmsrik Il disastro ha colpito Dharali, nello stato indiano dell’Uttarakhand, al confine con la Cina. Nella zona di Kheer Gad, vicino a Harsil, un’imponente frana di fango ha spazzato via intere abitazioni. Prashant Arya, amministratore del distretto, ha confermato la difficoltà estrema delle operazioni di salvataggio: il territorio montuoso rende ogni intervento una corsa ...

“Non sembra nemmeno più Rovigo” Questa è la frase che molti cittadini ripetono dopo una serie di episodi di violenza e degrado nel capoluogo e nella provincia di Rovigo. Tra risse, accoltellamenti e stupri, l'estate polesana è segnata da un clima teso e allarmante. A riflettere su questo scenario è Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, intervenuto con un’analisi lucida e profonda. “Chi pensa che Rovigo sia un'isola felice vive su Marte” Intervistato da Il Gazzettino, Crepet è netto: “Rovigo non è un caso isolato. È il riflesso di un mondo frustrato. In tante piazze d'Italia si beve, si consuma dr0ga, si portano coltelli. Non è una novità. Rovigo non fa eccezione”. “Il problema? La seconda generazione di immigrati” Crepet non parla per luoghi comuni, ma affonda il ragionamento sulle di...

Un nuovo elemento inquietante Il delitto di Garlasco torna sotto i riflettori con un dettaglio finora poco discusso che potrebbe rimettere in discussione l'intero impianto accusatorio. Durante la trasmissione Filorosso andata in onda lunedì 4 agosto su Rai2, è stata posta attenzione a un aspetto mai chiarito in modo definitivo: un piccolo foro rilevato sulla tempia sinistra di Chiara Poggi, la giovane uccisa nel 2007. La ferita anomala scoperta nell'autopsia La criminologa Flaminia Bolzan, presente in studio insieme all’ex comandante del RIS Luciano Garofano e all’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, ha spiegato che il referto dell’autopsia del dottor Ballardini contiene un dettaglio significativo: “una lesione di diametro molto piccolo, all’altezza della tempia vicino all’orec...

Le ultime ore accanto a Simona Fino alle 3:20 di notte, Simona Cinà stava bene. Ballava vicino alla console del DJ, c’era ancora musica, e nulla faceva presagire la tragedia. A raccontarlo è la sua amica Francesca Evola, 20 anni, studentessa come lei in Scienze motorie, che ha scelto di parlare a Repubblica per ricostruire quegli ultimi momenti di vita della ragazza trovata morta in piscina a Bagheria. “Avevo freddo e le ho detto che volevo andare via. Lei mi ha risposto: ‘Va bene, tranquilla. Domani scendiamo a giocare al campo’. Era serena, lucida, piena di vita. Nessun segnale che potesse far pensare a un malore imminente” racconta Francesca, con la voce spezzata dal rimorso. “Mi tormenta non essere rimasta” Un peso che ora non riesce a togliersi di dosso.