venerdì, Settembre 12

Charlie Kirk, America sotto shock: identificato il killer, caccia all’uomo dopo l’omicidio

Un omicidio che scuote l’America

L’America è sotto shock dopo l’uccisione di Charlie Kirk, noto attivista conservatore e fondatore di Turning Point USA, colpito alla gola durante un evento alla Utah Valley University. L’attentato è avvenuto l’11 settembre, davanti a centinaia di studenti, e ha scatenato il panico con scene di fuga e urla nel campus.

La dinamica dell’attacco

Secondo le prime ricostruzioni, il killer sarebbe arrivato sul posto poco prima di mezzogiorno, mescolandosi tra gli studenti. Poi si è arrampicato sul tetto di un edificio vicino e ha atteso il momento giusto per colpire. Alle 12:20 ha sparato un solo colpo, un proiettile preciso da circa duecento metri che ha raggiunto Kirk al collo, uccidendolo all’istante. Subito dopo si è dato alla fuga.

Indagini e primi errori dell’FBI

Le indagini hanno vissuto momenti di caos nelle prime ore. Il direttore dell’FBI Kash Patel aveva annunciato su X la cattura del presunto assassino, ma la notizia si è rivelata falsa ed è stata smentita in meno di un’ora. Un passo falso che ha minato la credibilità dell’agenzia e costretto le autorità a una maggiore cautela. Una conferenza stampa prevista per la mattina successiva è stata annullata con la motivazione di «sviluppi improvvisi».

È stata intanto fissata una taglia di 100mila dollari per chiunque fornisca informazioni utili alla cattura del killer.

Le tracce lasciate dall’assassino

Gli investigatori hanno raccolto indizi importanti: impronte di scarpe, del palmo di una mano e dell’avambraccio, oltre a un vecchio fucile Mauser rinvenuto in un bosco vicino al campus, avvolto in un asciugamano. Sull’arma sono state trovate scritte legate a transgender e antifascismo, interpretate come possibili rivendicazioni politiche o tentativi di depistaggio.

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