Chi era davvero Omar Farang Zin? La tragedia nei Carpazi e l’eredità di un uomo amato
Una notizia tragica ha colpito la comunità di Samarate, in provincia di Varese, e ha rapidamente fatto il giro dell’Italia: Omar Farang Zin, motociclista di 48 anni, è stato ucciso da un’orsa nei monti Carpazi in Romania, mentre si trovava in vacanza. L’uomo, appassionato di viaggi e natura, si sarebbe fermato per scattare un selfie con l’animale, finendo vittima di un attacco improvviso e fatale.
Un uomo conosciuto e rispettato nella sua comunità
Omar era ben conosciuto non solo a Samarate, ma anche nelle zone vicine come Gallarate, Lonate Pozzolo e Ferno. Originario proprio di quest’ultimo comune, lavorava da anni per la SEA, la società che gestisce l’aeroporto di Milano Malpensa. Di recente era stato promosso come autista, un incarico che ricopriva con dedizione e professionalità. Vedovo da tempo, Omar era un uomo riservato ma estremamente cordiale, noto per la sua disponibilità e per il suo sorriso contagioso.
Appassionato motociclista, condivideva spesso sui social le sue avventure su due ruote. Era un grande tifoso della Juventus, amava i lunghi viaggi, la fotografia e la natura. Un mix di passioni che lo aveva portato a scegliere la Romania come tappa del suo ultimo viaggio estivo, lungo le celebri strade panoramiche della Transalpina e della Transfăgărășan, definite tra le più belle al mondo.
Un post premonitore sui social
Il 2 luglio, appena due giorni prima della tragedia, Omar aveva pubblicato un post su Facebook che ora suona tristemente profetico. Nel messaggio, raccontava con entusiasmo il paesaggio mozzafiato attraversato in moto, facendo riferimento anche all’incontro con alcuni orsi bruni. Una scena che, in quel momento, sembrava magica e suggestiva, ma che si è trasformata rapidamente in una tragedia.
Nel video condiviso, si vede un orso avvicinarsi, mentre Omar commenta incuriosito e affascinato. Tuttavia, nessuno avrebbe potuto immaginare che quello sarebbe stato il preludio a un dramma irreversibile.
L’incidente: una fatalità evitabile
Secondo le prime ricostruzioni ufficiali, Omar si sarebbe fermato lungo una strada dei Carpazi per osservare alcuni cuccioli di orso. Incuriosito dalla scena, avrebbe cercato di avvicinarsi, forse con l’intento di offrire loro del cibo o scattare una foto. Tuttavia, nei pressi si trovava anche la madre orsa, un animale selvatico noto per la sua estrema territorialità e istinto protettivo
La reazione dell’animale è stata fulminea e letale. L’orsa ha attaccato Omar, trascinandolo per diversi metri giù in un burrone. I soccorritori, allertati da altri turisti presenti nella zona, hanno impiegato oltre un’ora per recuperare il corpo, ormai senza vita.