La nuova battuta d’arresto
La Global Sumud Flotilla, la missione internazionale di attivisti e navi umanitarie diretta a Gaza per rompere il blocco israeliano, è stata nuovamente fermata dal maltempo. Lo riporta Libero. Dopo il primo dietrofront di domenica, altre cinque imbarcazioni – soprattutto quelle più piccole e a vela – hanno dovuto rientrare in porto a causa di mare grosso e vento forte, che hanno provocato danni strutturali e reso impossibile la prosecuzione del viaggio.
Le condizioni del Mediterraneo
Secondo quanto riportato da El País, nonostante il vento sia diminuito rispetto al weekend, le onde alte nel nordest della Spagna hanno continuato a rappresentare un ostacolo insormontabile per parte della flottiglia. Delle circa 30 imbarcazioni salpate da Barcellona domenica 31 agosto, soltanto una ventina sono riuscite a proseguire verso la Tunisia, con una sosta tecnica programmata alle Baleari per attendere le compagne in difficoltà.
La voce di Greta Thunberg
Dal ponte di una delle navi ancora in navigazione, Greta Thunberg è intervenuta in collegamento con la trasmissione In Onda su La7, insieme all’attivista Tony La Piccirella. La giovane ambientalista ha denunciato con parole dure la situazione nella Striscia: «Quello che sta accadendo a Gaza è un genocidio. Assistiamo a una carestia e a un’intensificazione delle violenze». Ha poi aggiunto: «È un’ingiustizia che dura da decenni: oppressioni che i palestinesi subiscono ogni giorno sulla loro pelle».
Un viaggio a rischio
Non è la prima volta che i tentativi della Flotilla vengono ostacolati: Israele aveva già bloccato spedizioni simili a giugno e luglio. Stavolta è stato il Mediterraneo a mettere a dura prova la missione, con un percorso che resta incerto e pieno di difficoltà logistiche e politiche. La nuova partenza è prevista nelle prossime ore, ma il maltempo resta una minaccia costante.