Daniela ha poi chiarito la questione dello scontrino fiscale, che testimonierebbe la presenza di Andrea a Vigevano la mattina del delitto. «Io sono uscita di casa, sono tornata alle 10 meno 10. Mio figlio era in casa, ha preso le chiavi ed è andato a Vigevano. Lo scontrino l’ha fatto lui. Io non sono mai andata lì quel giorno».
La donna ha raccontato anche di aver conservato lo scontrino dopo che il marito lo aveva trovato: «L’ho preso io e l’ho messo in una busta. Ho lavorato in carcere e so che bisogna sempre pararsi le spalle. Non volevo rischiare».
“Quando è tornato a casa, era pulito: non era uno che ha appena ucciso”
Daniela ha ricostruito anche gli spostamenti del figlio: «È uscito per andare in libreria, poi è passato dalla nonna. L’ho chiamato verso mezzogiorno e mi ha detto che stava tornando a casa. È rientrato con gli stessi vestiti, puliti, come uno che non ha fatto nulla».
“Andrea è innocente, ma resterà marchiato per sempre”
In conclusione, la madre ha ribadito: «Io sono convinta che Andrea mi abbia sempre detto la verità. Non stiamo cercando alibi. Ma anche se verrà scagionato, si porterà sempre dietro un’immagine sporca. Purtroppo gli imbecilli che credono ancora che sia colpevole ci saranno sempre. Ma Andrea non ha mai ucciso Chiara».