venerdì, Maggio 9

Conclave, fumata bianca dal Sistina: “Habemus Papam”

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Il Conclave 2025 in diretta tv, la terza fumata è bianca. È stato eletto il nuovo Papa

Il nuovo Pontefice è stato eletto al quarto scrutinio. Invece dopo quella di ieri sera, anche quella di questa mattina – arrivata prima delle 12 – era stata una fumata nera. I cardinali, dopo il pranzo a Santa Marta, si sono ritirati alle 16.30 di nuovo nella Cappella Sistina per altre due votazioni ma è bastata la prima per eleggere il successore di Francesco

Habemus Papam: fumata bianca a San Pietro, eletto il 267esimo Pontefice della storia

Fumata bianca! Alle 18:42 in punto, dal comignolo della Cappella Sistina si è alzato il segnale tanto atteso: il Conclave ha eletto il nuovo Papa. È il 267esimo Pontefice nella storia della Chiesa cattolica. In piazza San Pietro, esplode la gioia dei fedeli, accorsi da ogni parte del mondo per vivere questo momento storico.

Cosa accade ora: i riti segreti post-elezione

Con l’uscita della fumata bianca, i cardinali elettori si accingono alle ultime fasi previste dal ritus post electionem. L’ultimo dei cardinali diaconi chiama nell’aula dell’elezione il segretario del Collegio cardinalizio, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e due cerimonieri.

Il primo tra i cardinali per ordine e anzianità – in assenza del cardinale decano Giovanni Battista Re, che non partecipa al Conclave per limiti d’età – chiede formalmente all’eletto: “Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem?” (“Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?”).

La scelta del nome e l’atto ufficiale

Una volta ricevuto il consenso, il neoeletto Papa indica il nome che intende assumere. Il maestro delle celebrazioni liturgiche, con funzione notarile e con due testimoni, redige l’atto ufficiale dell’elezione e della scelta del nome. Se l’eletto è già vescovo, diventa immediatamente Papa, vescovo di Roma e capo del Collegio episcopale.

Il momento dell’omaggio e della proclamazione

I cardinali si avvicinano uno a uno al nuovo Papa per prestargli atto di ossequio e obbedienza. Dopodiché si rendono grazie a Dio con un canto di lode. Poi, l’attesa più grande: il protodiacono – il primo tra i cardinali diaconi – si affaccia dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro e annuncia al mondo: “Habemus Papam”.

Subito dopo, il nuovo Pontefice si presenta al popolo e impartisce la sua prima benedizione Urbi et Orbi (“alla città e al mondo”). È il momento più simbolico e solenne, quello in cui un nuovo capitolo della storia della Chiesa ha ufficialmente inizio.

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