lunedì, Settembre 29

Crosetto sulla Flotilla: “Non interverremo in acque israeliane”. La decisione, cosa succede ora

L’attacco alla Global Sumud Flotilla

Nella notte tra il 23 e il 24 settembre 2025, la Global Sumud Flotilla, diretta verso Gaza, è stata colpita mentre si trovava in acque internazionali a sud di Creta. Gli attivisti a bordo hanno denunciato l’utilizzo di droni, bombe sonore, granate stordenti e gas urticanti. Secondo loro, l’operazione sarebbe stata condotta da Israele come forma di intimidazione, ma al momento non esistono prove concrete a sostegno di questa accusa. Le persone a bordo non hanno riportato ferite, ma i danni maggiori hanno riguardato le imbarcazioni, tra cui la nave Morgana, battente bandiera italiana.

La risposta del governo italiano

A seguito dell’attacco, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato l’invio della fregata Virginio Fasan nell’area del Mediterraneo, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini italiani coinvolti. Anche la nave Alpino è stata mobilitata per eventuali missioni di supporto e soccorso.

Intervenuto alla Camera dei Deputati, Crosetto ha ribadito che l’Italia non intende “fare la guerra a un Paese amico”, ma ha chiarito che la protezione della Flotilla non sarà garantita una volta che entrerà nelle acque territoriali israeliane, considerate da Israele zona di blocco per ragioni di sicurezza.

La polemica politica

La decisione del governo ha scatenato immediate polemiche. La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha criticato l’esecutivo per non aver convocato l’ambasciatore israeliano dopo gli attacchi. “Sulla Flotilla ci sono 44 delegazioni di diversi Paesi”, ha sottolineato, accusando Crosetto di usare toni più morbidi con Israele rispetto a quelli rivolti agli attivisti.

La proposta diplomatica di Tajani

Sul fronte diplomatico, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha presentato un piano per il trasferimento degli aiuti umanitari a Gaza. L’idea prevede il passaggio dei materiali a Cipro e il successivo invio in Israele, che si impegnerebbe a recapitarli nella Striscia. Un sistema che, secondo Tajani, ridurrebbe i rischi per gli attivisti e garantirebbe comunque il sostegno alla popolazione civile palestinese.

L’intervento di Giorgia Meloni all’ONU

Dal palcoscenico internazionale, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha preso posizione durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Pur accusando Israele di aver “superato il limite con una guerra su larga scala che coinvolge la popolazione civile palestinese”, Meloni ha ricordato che il conflitto è stato innescato da Hamas.

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