mercoledì, Luglio 23

Delitto di Cogne, 23 anni dopo: la nuova vita di Anna Maria Franzoni

Anna Maria Franzoni, 23 anni fa il delitto di Cogne: cosa fa oggi, il fratello Gioele e il mistero del movente

Un caso che ha segnato la cronaca italiana

A 23 anni dall’omicidio di Samuele Lorenzi, il caso di Anna Maria Franzoni continua a essere uno dei più discussi nella storia giudiziaria italiana. La tragedia avvenne il 30 gennaio 2002 nella villetta di Montroz, a Cogne. Oggi, il programma televisivo “Il Caso” condotto da Stefano Nazi dedica una puntata alla vicenda che ha diviso l’opinione pubblica e occupato per anni le prime pagine dei giornali.

Il delitto di Cogne: la ricostruzione

La mattina del 30 gennaio 2002, Anna Maria Franzoni accompagnò il figlio maggiore, Davide, alla fermata dello scuolabus, a circa 300 metri da casa. Al rientro trovò il piccolo Samuele, di soli 3 anni, gravemente ferito nel lettone matrimoniale. Il bambino presentava diciassette colpi alla testa, con tracce di sangue su cuscini, lenzuola, pareti e pavimento.

Alle 8:27 la donna chiamò il 118, sostenendo che il figlio aveva vomitato sangue e non respirava. Sul posto arrivarono la vicina di casa e il medico di famiglia, ma per il bambino non ci fu nulla da fare. Samuele morì poco prima delle 10, durante il tentativo di trasporto in sala operatoria all’ospedale di Aosta.

L’inchiesta e il processo

Le indagini si concentrarono subito sulla madre. Nel 2004, Anna Maria Franzoni fu condannata in primo grado a 30 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato. La sentenza si basava su elementi come le tracce di sangue sul pigiama e sugli zoccoli. Nel 2007, in appello, la pena fu ridotta a 16 anni per la scelta del rito abbreviato. La Cassazione confermò la condanna nel 2008.

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