lunedì, Marzo 31

Duro attacco di Elly Schlein alla Meloni

Schlein attacca duramente Nordio prima del voto di sfiducia: ‘Dov’è la Presidente del Consiglio?’. Alla fine la mozione viene respinta

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha sferrato un duro attacco al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in merito al caso Almasri. Durante la seduta alla Camera dei Deputati, dove si discuteva la mozione di sfiducia nei confronti del ministro, Schlein ha utilizzato parole molto forti per criticare l’operato del governo. Il caso Almasri, legato alla liberazione e al rimpatrio del generale libico accusato di gravi crimini, ha suscitato un acceso dibattito politico. Tuttavia, alla fine del voto, la mozione di sfiducia è stata respinta e Nordio ha ribattuto accusando l’opposizione di adottare un atteggiamento da “Inquisizione”. Il ministro ha inoltre ribadito la sua determinazione nel portare avanti la riforma della giustizia senza esitazioni.

Elly Schlein all’attacco: accuse dure contro Nordio e il governo

Nella seduta di ieri alla Camera, Elly Schlein non ha usato mezzi termini per esprimere il suo dissenso nei confronti del ministro Nordio. Il nodo centrale del suo intervento è stata la gestione della scarcerazione e del rimpatrio del generale libico Almasri, accusato di reati gravissimi come violenze, torture e stupri. La segretaria del PD ha puntato il dito contro l’operato del ministro e del governo, denunciando un tentativo di insabbiamento dell’intera vicenda.

Secondo Schlein, la decisione di liberare Almasri e consentire il suo rimpatrio in Libia con un volo autorizzato dalle autorità italiane rappresenta una grave violazione degli obblighi internazionali. La leader del PD ha sottolineato che la Corte Penale Internazionale aveva richiesto l’arresto del generale, ma il governo italiano ha ignorato questa istanza, lasciando che Almasri tornasse nel suo Paese senza subire conseguenze legali. “Come può Nordio rimanere al suo posto dopo un atto del genere?” ha domandato Schlein con tono perentorio.

Un’accusa al governo e alla Premier Meloni

Oltre a criticare duramente Nordio, Schlein ha esteso il suo attacco all’intero esecutivo, accusandolo di adottare una linea difensiva incentrata sulla vittimizzazione e sull’attacco alla magistratura. Secondo la segretaria del PD, il governo avrebbe cercato di minimizzare la gravità dell’accaduto, difendendo l’operato del ministro della Giustizia con argomentazioni deboli e poco convincenti.

Nel suo intervento, Schlein ha poi chiesto con insistenza dove fosse la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un momento così cruciale. “Dov’è la Presidente del Consiglio? Perché non è qui in Aula mentre si discute di fatti gravissimi?”, ha dichiarato, lasciando intendere che l’assenza della premier fosse un segnale di indifferenza o di imbarazzo rispetto alla vicenda. L’attacco di Schlein ha trovato sponda anche tra altri deputati dell’opposizione, che hanno ribadito la necessità di fare chiarezza su quanto accaduto.

 

La replica di Nordio: ‘Un clima da Inquisizione’

 

Di fronte alle dure critiche, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha difeso la sua posizione, accusando l’opposizione di voler trasformare il dibattito in una “caccia alle streghe”. Nel suo intervento alla Camera, Nordio ha affermato che il caso Almasri è stato gestito nel rispetto delle procedure e che l’opposizione sta cercando di strumentalizzare l’episodio per colpire il governo.

 

“Questa non è una discussione su un caso specifico, ma un tentativo di ostacolare la riforma della giustizia,” ha dichiarato il ministro. In particolare, Nordio ha sottolineato che la separazione delle carriere tra magistrati e pubblici ministeri è uno degli obiettivi principali della sua riforma, e che le accuse nei suoi confronti mirano solo a delegittimare il suo operato.

 

Il voto e le reazioni politiche

 

Alla fine del dibattito, la mozione di sfiducia nei confronti di Nordio è stata respinta con 215 voti contrari e 119 favorevoli. Il risultato ha confermato la compattezza della maggioranza, che ha sostenuto il ministro nonostante le critiche dell’opposizione.

 

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