Giacomo Gilberto, uno dei passeggeri presenti a bordo del bus durante l’incidente, ha raccontato l’orrore vissuto durante quei momenti critici. Descrivendo le condizioni del veicolo dopo l’impatto, ha parlato di ruote danneggiate e di un ambiente di panico diffuso tra i viaggiatori.
Gilberto ha anche ricordato di aver invitato gli altri passeggeri a rimanere calmi, coprirsi la testa e abbassarsi, temendo di trovarsi in un luogo pericoloso, forse un burrone, senza avere piena consapevolezza della situazione. Non appena il pullman si è fermato, ha cercato di organizzare l’evacuazione in modo ordinato verso un’area di sosta.
È stato uno dei primi a rendersi conto della tragica perdita del giovane Vindou Illumine Junior Kersant, il cui corpo senza vita è stato trovato tra le lamiere del veicolo, mentre l’autista, pur ferito, era ancora cosciente.
Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, con l’ipotesi di omicidio stradale che si fa strada tra le varie congetture. Tuttavia, alcune prime verifiche hanno escluso la possibilità che l’autista, originario di Alatri, in provincia di Frosinone, fosse sotto l’effetto di alcol o droghe al momento dell’incidente.
Dalle prime analisi sembra anche che non fosse impegnato in una conversazione telefonica. L’avvocato dell’autista, Giampiero Vellucci, ha dichiarato che, essendo risultati negativi i test per sostanze stupefacenti e alcol, e regolare la velocità del veicolo al momento dello schianto, non si può escludere che la causa dell’incidente sia stata una variabile esterna, come l’azione di un altro conducente o l’improvviso attraversamento di un animale sulla strada.
l’incidente Flixbus avvenuto a Modena ha sconvolto le vite di molti, lasciando dietro di sé dolore e interrogativi. Mentre le indagini proseguono per far luce sulle cause esatte dell’accaduto, resta il ricordo di una notte di terrore vissuta da chi era a bordo di quel tragico autobus.