martedì, Giugno 17

Garlasco, le gemelle Cappa senza prelievo di DNA: il motivo dietro la scelta

Tra le notizie più evidenti della vigilia, emerge che il DNA di Paola e Stefania Cappa, cugine di Chiara Poggi, non è stato ancora prelevato. Eppure il loro nome era presente tra i soggetti indicati per l’analisi dal giudice per le indagini preliminari durante la scorsa udienza. Le due sorelle frequentavano abitualmente la casa della vittima, essendo parte stretta della famiglia.

Stando a quanto riferito da Fanpage.it, nemmeno il DNA di Marco Panzarasa, amico intimo di Alberto Stasi, sarebbe stato ancora raccolto. Una scelta che solleva interrogativi, visto che lo scopo dell’incidente probatorio è proprio quello di evitare contaminazioni e confrontare ogni eventuale traccia genetica rimasta.

Perché il prelievo potrebbe non servire (per ora)

I periti incaricati, la biologa Denise Albani e il sovrintendente tecnico Domenico Marchigiani, valuteranno domani se procedere a prelievi generalizzati o agire in modo selettivo. Il motivo? Secondo fonti vicine all’indagine, il prelievo del DNA avverrà solo se, durante l’analisi dei reperti, emergerà materiale genetico che necessiti di un confronto mirato.

In sintesi: se tra le tracce rilevate non dovessero esserci elementi compatibili da analizzare con i profili delle gemelle Cappa, potrebbe non rendersi necessario il loro coinvolgimento diretto. Una scelta tecnica, dunque.

Il misterioso racconto legato alla casa della nonna a Tromello

Le due sorelle Cappa erano finite al centro di un racconto misterioso raccolto dal programma “Le Iene”. Un testimone avrebbe riferito che due donne, oggi decedute, gli raccontarono di aver visto una delle due cugine entrare, il giorno del delitto, nella casa disabitata della nonna a Tromello. La giovane avrebbe lasciato un borsone e gettato qualcosa nel canale adiacente.

Un dettaglio che ha portato, nel mese scorso, a una perlustrazione del canale da parte di carabinieri e vigili del fuoco. Alcuni oggetti, potenzialmente rilevanti, sono stati recuperati. Ma le due cugine, va ricordato, non sono mai state indagate in 18 anni di inchiesta, né risultano coinvolte formalmente nei procedimenti attuali.

Le prossime tappe dell’incidente probatorio

Dopo l’avvio di domani, i lavori dell’incidente probatorio proseguiranno per mesi. La conclusione è prevista per il 24 ottobre, quando i periti torneranno in aula per esporre i risultati delle analisi. Solo allora sarà chiaro se nuove prove potranno riscrivere la storia del delitto di Garlasco, oppure se la verità resterà sepolta dietro interrogativi senza risposta.

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