La querela per diffamazione mira a far accertare in sede giudiziaria se le affermazioni contenute nell’articolo contestato siano compatibili con i fatti accertati nei processi che hanno portato alla sua condanna.
La scelta di Stasi rappresenta un nuovo fronte giudiziario che si affianca alla lunga e complessa vicenda processuale legata al delitto di Garlasco.
La questione della competenza territoriale
Il procedimento per diffamazione prenderà il via nel mese di marzo. In un primo momento, il fascicolo era stato aperto presso il tribunale di Milano.
La difesa di Anna Vagli ha però sollevato un’eccezione di competenza territoriale, chiedendo che il processo venga trasferito a Forte dei Marmi, luogo di residenza dell’imputata.
Sarà ora compito dei giudici stabilire quale tribunale sia competente a trattare il procedimento, prima di entrare nel merito delle accuse.
Un caso che continua a far discutere
Il nuovo procedimento dimostra come il caso Garlasco continui, a distanza di quasi vent’anni, a produrre strascichi giudiziari e mediatici.
Tra sentenze definitive, nuove indagini, incidenti probatori e cause per diffamazione, il delitto di Chiara Poggi resta uno dei capitoli più controversi della cronaca giudiziaria italiana.















