mercoledì, Ottobre 29

Garlasco, la scoperta del medico legale: “Compatibile alle ferite sul corpo di Chiara”

Garlasco,

una nuova possibile svolta sul caso Poggi: il dettaglio del medico legale riaccende le indagini

Il delitto di Garlasco torna al centro dell’attenzione pubblica e investigativa. A distanza di molti anni dall’omicidio di Chiara Poggi, un elemento rimasto nell’ombra potrebbe riaprire scenari mai approfonditi prima.

Il caso, uno dei più controversi della cronaca nera italiana, non ha mai smesso di suscitare dubbi e discussioni, e oggi una nuova ipotesi rilancia interrogativi sull’arma utilizzata per colpire la giovane nella regione temporale.

 

Una nuova analisi del reperto autoptico, portata avanti dalla docente di Medicina Legale Luisa Regimenti, suggerisce che il piccolo foro riscontrato sulla tempia della vittima potrebbe essere stato causato da un particolare strumento metallico. E questo oggetto non sarebbe stato scelto casualmente: sarebbe infatti riconducibile a un equipaggiamento da autodifesa impiegato nel Krav Maga, disciplina praticata da Andrea Sempio, ex istruttore e persona finita in passato al centro delle indagini.

Una ferita sempre rimasta senza spiegazione

Durante l’autopsia sul corpo di Chiara Poggi venne rilevata una lesione rotondeggiante e di lieve profondità sulla tempia. Un segno atipico, diverso dalle altre ferite provocate dall’arma principale del delitto. Per anni quel dettaglio non ha trovato un’interpretazione univoca: si ipotizzò un oggetto appuntito, una lama sottile o un punteruolo, ma nessuno di questi strumenti appariva perfettamente compatibile con la morfologia della ferita.

La professoressa Regimenti, intervistata dal quotidiano Il Tempo, ha spiegato come quella piccola incisione abbia continuato a tormentarla dal punto di vista scientifico:

“Le caratteristiche della lesione mi hanno a lungo spinta a riflettere sulle sue possibili origini. Era un foro poco profondo, rotondo e ben definito. Doveva essere stato provocato da un oggetto metallico molto specifico”.

Il collegamento con il Krav Maga e il ruolo dell’unico indagato

Il punto di svolta, secondo la docente, sarebbe arrivato esaminando lo stile di vita di Andrea Sempio, persona mai completamente estranea alle ipotesi investigative. La studiosa ha approfondito il fatto che l’uomo fosse istruttore di Krav Maga, tecnica marziale di difesa personale di origine israeliana, nota per la rapidità e la precisione dei colpi.

Questa disciplina fa spesso uso di strumenti accessori, tra cui il Baby Tonfa, versione più compatta del tradizionale Tonfa utilizzato anche in ambito militare e dalle forze dell’ordine. Si tratta di un oggetto metallico rigido, talvolta con estremità leggermente smussate, progettato per colpire punti sensibili e neutralizzare rapidamente un aggressore.

La Regimenti racconta che una volta visto questo accessorio non avrebbe più avuto dubbi: la compatibilità tra l’estremità tondeggiante del Baby Tonfa e la ferita sulla tempia di Chiara sarebbe “sorprendente”.

Cos’è il Baby Tonfa e perché potrebbe essere rilevante

Il Baby Tonfa deriva dal kubotan, uno strumento di autodifesa dalle dimensioni ridotte, nato per essere facilmente occultabile. Nel Krav Maga viene considerato un mezzo efficace per infliggere dolore o danni mirati utilizzando pressioni e colpi diretti contro aree particolarmente vulnerabili:

tempie

articolazioni

trachea

costole

punti nervosi

Pur essendo commercializzato come accessorio sportivo, se impiegato con forza contro punti vitali può provocare conseguenze molto gravi, perfino mortali..

Sul web è regolarmente in vendita come dispositivo di protezione personale, e il suo utilizzo non è vietato. Tuttavia, nel contesto di un’indagine per omicidio, il suo potenziale ruolo assumerebbe una forte valenza investigativa.

Nuovi scenari per la ricostruzione della dinamica del delitto

Nel corso del tempo, numerosi elementi dell’autopsia sul corpo di Chiara Poggi sono stati oggetto di analisi e revisioni da parte di esperti. È stato accertato, ad esempio, che altre lesioni al volto — come il caratteristico taglio simmetrico sulle palpebre — furono causate presumibilmente da una lama affilata. Ciò suggerisce la presenza di più tipologie di strumenti durante l’aggressione.

Il piccolo foro sulla tempia, tuttavia, era sempre rimasto una sorta di “anomalia” difficile da integrare nella dinamica del delitto. Se fosse realmente riconducibile al Baby Tonfa, ciò implicherebbe:

l’uso consapevole di una tecnica di combattimento

la presenza di un aggressore esperto in colpi mirati

la possibilità che l’arma principale non sia stata l’unica impiegata

Ogni nuovo elemento, se confermato, potrebbe quindi mettere in discussione interpretazioni consolidate e richiedere una rivalutazione dei movimenti e delle competenze del killer.

Un dettaglio che non costituisce ancora una prova

È importante sottolineare che, per ora, si tratta di un’ipotesi scientifica avanzata da una professionista del settore medico-legale. La compatibilità tra il foro e il Baby Tonfa non basta a costituire una prova giudiziaria. Toccherà agli inquirenti verificare se esistano riscontri oggettivi ulteriori:

disponibilità o possesso dell’oggetto all’epoca dei fatti

eventuali test di simulazione sulle ferite

collegamenti tra segni sul corpo e tecniche marziali specifiche

La prudenza resta massima, ma l’attenzione attorno al caso Poggi si è nuovamente accesa.

Il giallo di Garlasco continua a far discutere

Il delitto avvenuto nell’agosto del 2007 è ancora lontano da una verità condivisa. Nonostante processi, sentenze e anni di analisi, molti aspetti rimangono oscuri. L’opinione pubblica ha più volte assistito a colpi di scena investigativi e a nuove piste che non hanno mai portato a una conclusione definitiva unanime.

Questa nuova ipotesi della Regimenti si inserisce in un contesto già denso di dubbi e contraddizioni, riportando in primo piano:

la complessità di un’indagine che potrebbe non aver esplorato tutte le direzioni

la necessità di non trascurare alcun dettaglio fisico o comportamental

l’importanza di riesaminare reperti e testimonianze alla luce delle nuove conoscenze scientifiche

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.