domenica, Maggio 4

Nuovo caso spionaggio a Fanpage, Silvestri (M5s): “Grave il silenzio del governo Meloni”

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Francesco Silvestri, ha commentato con durezza l’ennesimo episodio, chiedendo al governo Meloni di fare piena chiarezza: «Ancora un giornalista di Fanpage spiato. Due professionisti sotto attacco, ma nessuna risposta dal governo. È gravissimo», ha detto Silvestri.

Le opposizioni denunciano da mesi l’assenza di spiegazioni ufficiali: né le interrogazioni parlamentari né le richieste al Copasir hanno prodotto risultati. Il caso rimane coperto da segreto, e Palazzo Chigi ha scelto finora la linea del silenzio.

Il ruolo del governo Meloni

Fanpage è nota per le sue inchieste scomode, spesso rivolte verso la maggioranza di governo. Per questo, secondo molti esponenti delle opposizioni, è doveroso chiarire ogni ombra. «Se davvero il governo Meloni non c’entra nulla, allora lo dimostri con i fatti», ha incalzato Silvestri. «La trasparenza è l’unico modo per proteggere la democrazia».

Spyware e attacchi: cosa sta succedendo?

Il secondo attacco a Fanpage segue quello che aveva coinvolto, nei mesi scorsi, anche Beppe Caccia, Luca Casarini e Don Mattia Ferrari, tutti legati a iniziative civili e umanitarie. Il software di sorveglianza – un vero e proprio spyware da guerra cibernetica – è simile a quelli utilizzati da regimi autoritari e governi non democratici.

Libertà di stampa sotto attacco

«Non stiamo parlando solo della privacy di singoli giornalisti – ha detto ancora Silvestri – ma della libertà di stampa e della sicurezza di tutti i cittadini». In un contesto dove sempre più giornalisti e attivisti vengono colpiti da strumenti di sorveglianza avanzata, il rischio è di creare un clima di intimidazione e autocensura.

Silvestri ha concluso con un appello forte: «Il silenzio del governo non è più accettabile. Vogliamo sapere chi ha ordinato questi attacchi e con quali obiettivi».

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