domenica, Novembre 10

“Guadagno migliaia di euro vendendo ciò che trovo nella spazzatura”: ecco qualche esempio

Il Dumpster Diving: Un Modo Insolito di Guadagnare

Il “dumpster diving”, letteralmente “tuffarsi nei cassonetti”, è una pratica che può sembrare insolita e poco igienica, ma che per Tiffany si è rivelata un’opportunità redditizia. Questa pratica consiste nel recuperare oggetti scartati dai cassonetti, per poi rivenderli. Tiffany ha deciso di dedicarsi a questa attività in maniera costante, visitando i cassonetti due o tre volte alla settimana. Spesso, in questa sua impresa, è affiancata dalla figlia, rendendo il tutto un’attività familiare.

Non solo, Tiffany ha anche deciso di documentare le sue avventure sui social media, condividendo video che mostrano i suoi ritrovamenti e come riesce a trasformarli in denaro. I risultati non tardano ad arrivare: nel corso di due anni, Tiffany ha guadagnato circa 80mila dollari vendendo online gli oggetti recuperati.

Un Tesoro Nascosto nei Cassonetti

Sebbene l’idea di rovistare nella spazzatura possa sembrare stravagante o addirittura sgradevole, Tiffany ha affinato la sua tecnica nel tempo. Non tutti i cassonetti, infatti, sono uguali, e Tiffany ha imparato a selezionare quelli con maggiori probabilità di contenere oggetti di valore. In particolare, si concentra sui bidoni dei negozi di qualità, dove è più facile trovare articoli che, seppur scartati, sono ancora in perfetto stato.

La sua attenzione e la sua esperienza le hanno permesso di scoprire veri e propri tesori: dalle scarpe da ginnastica di marca come New Balance, a magliette e articoli nuovi di zecca, ancora con l’etichetta attaccata. Tutti questi oggetti vengono poi messi in vendita online, generando un profitto considerevole.

Il segreto del successo: Saper scegliere e conoscere le leggi

Il successo di Tiffany non è frutto del caso. In otto anni di attività, ha sviluppato una profonda conoscenza dei luoghi migliori dove cercare e ha imparato a riconoscere quali oggetti hanno il potenziale di essere rivenduti con profitto. Non si tratta semplicemente di frugare in ogni cassonetto che incontra, ma di sapere dove e quando cercare. Questa conoscenza si è rivelata fondamentale per massimizzare i guadagni e minimizzare gli sforzi.

Un altro aspetto cruciale del suo successo è la conoscenza delle leggi locali. Negli Stati Uniti, la pratica del dumpster diving è legale, purché si rispettino alcune regole di base. Ad esempio, non è permesso ignorare i cartelli di divieto, invadere proprietà private o scassinare lucchetti per accedere ai cassonetti. In Italia, invece, la situazione è diversa: rovistare nella spazzatura è considerato un reato, in quanto gli oggetti scartati diventano automaticamente proprietà del Comune. Questa differenza legale rende la pratica molto più diffusa e accettata negli Stati Uniti rispetto ad altri paesi.

Un modello di business alternativo

Il caso di Tiffany dimostra come, in un’epoca di consumismo estremo, sia possibile trovare opportunità di guadagno anche dove meno ce lo si aspetta. La sua attività non è solo una fonte di reddito, ma rappresenta anche una forma di resistenza al consumismo dilagante. Invece di contribuire alla produzione eccessiva di rifiuti, Tiffany dà una seconda vita a oggetti che altrimenti finirebbero in discarica, promuovendo in questo modo un modello di economia circolare. Questa attività può essere vista come una forma di riciclo estremo, che non solo riduce l’impatto ambientale, ma offre anche un guadagno economico.

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