L’avvertimento del generale
“Ogni incidente militare può trasformarsi in un’escalation incontrollata”. È il monito del generale Marco Bertolini, ex comandante della Folgore, intervistato da Italia Oggi. Per l’alto ufficiale, la responsabilità non ricade solo sulla Russia di Vladimir Putin, ma anche sull’Unione Europea, accusata di portare avanti un “gioco sporco sull’Ucraina”.
L’episodio dei droni in Polonia
L’analisi parte dal recente sconfinamento di droni russi nello spazio aereo polacco, che ha fatto scattare l’allarme in Europa e nella Nato. Bertolini osserva: “Potrebbe essere stata una ritorsione. La von der Leyen è appena stata al confine tra Polonia e Bielorussia, definendolo il confine dell’Europa, e Kaja Kallas ha ribadito il sostegno all’Ucraina. Il clima è bellico, come se fossimo davvero in guerra, anche se in realtà è un conflitto non dichiarato, comodo, combattuto da altri mentre noi forniamo armi, soldi e parole”.
Le fragilità interne dell’Unione Europea
Il generale mette in luce anche il contesto politico interno: crisi in Francia e Germania, ascesa dell’AfD nei sondaggi, instabilità in Gran Bretagna. In questo quadro, dice Bertolini, “ogni incidente viene cavalcato per alzare il livello della tensione, come nel caso della fake news sull’aereo della von der Leyen con GPS bloccato dai russi”.
Secondo l’ex comandante, l’UE usa la minaccia esterna come collante politico per compensare le proprie debolezze.
Identità nazionali soffocate
Bertolini accusa Bruxelles di voler sostituire le identità nazionali con una sovranità comunitaria rafforzata. “La difesa comune diventa lo strumento per imporre questa sovranità europea, soffocando le velleità nazionali che ancora resistono in molti Paesi”.
Kiev e il vantaggio del clima di allarme
L’Ucraina, aggiunge il generale, trae vantaggio da questa situazione: “Il messaggio è che tutta l’Europa è in pericolo e che, dopo l’Ucraina, toccherà ad altri Paesi. Questo rafforza la percezione di un fronte compatto contro la Russia”.