“I magistrati non fanno politica”: l’Anm risponde a Meloni e difende l’autonomia della magistratura
Si accende lo scontro tra Giorgia Meloni e la magistratura italiana. Dopo le dichiarazioni rilasciate dalla premier al TG5 su un presunto disegno politico da parte di “certi giudici” per ostacolare l’azione del governo sull’immigrazione, arriva la secca replica della giunta esecutiva centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm).
“I magistrati non fanno politica, fanno il loro mestiere ogni giorno nonostante insulti, intimidazioni e una campagna costante di delegittimazione”, si legge nella nota diffusa oggi. Secondo l’Anm, attribuire alla magistratura l’intenzione di sabotare l’esecutivo significa non comprendere la separazione dei poteri prevista dalla Costituzione.
L’articolo 101 al centro della polemica
Nella nota, l’Anm cita l’articolo 101 della Costituzione: “La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge”. Un principio che, secondo l’associazione, rappresenta un pilastro fondamentale dello Stato di diritto e che non può essere messo in discussione con accuse generiche e infondate.
“Non esiste alcun disegno avverso all’esecutivo”, ribadisce l’Anm. E sottolinea come l’indipendenza della magistratura sia parte integrante del sistema democratico italiano.