Durante l’intervista andata in onda il 6 agosto, la premier ha affermato: “Io vedo un disegno politico intorno ad alcune decisioni della magistratura, particolarmente quelle che riguardano i temi della migrazione, come se in qualche maniera si volesse frenare la nostra opera di contrasto all’immigrazione illegale”.
Meloni ha anche rivendicato i risultati ottenuti dal governo in tema di immigrazione, dichiarando che “gli immigrati legali in Italia sono diminuiti del 60%”. Tuttavia, queste dichiarazioni hanno immediatamente riacceso il dibattito tra politica e toghe.
Un clima già teso tra Anm e governo
Lo scontro odierno si inserisce in un clima già teso tra il governo e la magistratura. Solo pochi giorni fa, si era verificato un duro botta e risposta tra il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, e il ministro della Giustizia Carlo Nordio, a seguito di critiche rivolte all’operato dei giudici e alla presunta politicizzazione delle toghe.
L’Anm, ora come allora, rivendica con forza la propria autonomia e chiede rispetto per il lavoro quotidiano di chi amministra la giustizia, sottolineando che l’indipendenza della magistratura è un baluardo irrinunciabile della democrazia.