sabato, Giugno 7

Alcaraz applaude Musetti dopo il ritiro: il gesto da campione che commuove il Roland Garros

Musetti costretto al ritiro

Carlos Alcaraz è in finale al Roland Garros 2025

, ma la scena più toccante della giornata non è arrivata da una volée o da un passante vincente. È arrivata alla fine del match, quando lo spagnolo ha applaudito a lungo Lorenzo Musetti, che lasciava il campo a testa bassa dopo essersi ritirato nel quarto set per problemi fisici.

Una standing ovation del pubblico del Philippe Chatrier, ma anche e soprattutto le mani battute con rispetto da parte del suo avversario. Un gesto che vale più di mille parole. Sportività, empatia, riconoscenza: in quel momento, Carlos non era più solo un tennista che accedeva alla finale, ma un esempio da ricordare.

Musetti si ritira, ma esce da eroe

Lorenzo Musetti aveva vinto il primo set

6-4, combattuto alla pari con Alcaraz anche nel secondo, poi perso al tie-break. Ma dal terzo set in poi, le sue condizioni fisiche sono crollate. Un 6-0 fulmineo in 21 minuti, poi lo svantaggio per 2-0 nel quarto. A quel punto, il ritiro inevitabile.

Dolore alla coscia, fatica, impotenza. Ma anche applausi a scena aperta per un torneo straordinario che lo proietta al numero 6 del ranking ATP da lunedì. E la stretta di mano sincera di Alcaraz, che non ha esultato, ma ha ringraziato il rivale, ha dato dignità a una sconfitta forzata.

Il gesto di Alcaraz: fair play che lascia il segno

Quando Musetti si è avvicinato all’uscita del campo

, il pubblico si è alzato in piedi. Ma è stato Carlos a fare qualcosa in più. Lo ha seguito con lo sguardo, ha smesso di sistemare la sacca, e si è messo ad applaudire Lorenzo come a dire: “Hai lottato, meriti rispetto”.

Non è la prima volta che lo spagnolo mostra questa eleganza sportiva, ma in uno Slam, in semifinale, in un momento così delicato, il suo gesto ha fatto il giro del mondo. I social lo celebrano, i giornalisti lo sottolineano. È questo il tennis che piace, che educa, che ispira.

Finale contro Sinner o Djokovic, ma il Roland Garros è già colpito

Alcaraz si giocherà ora il titolo domenica 8 giugno contro il vincente della sfida serale tra Jannik Sinner e Novak Djokovic. Sarà la seconda finale consecutiva a Parigi per lui, ma in molti oggi parlano più del suo gesto che del punteggio.

“Classe dentro e fuori dal campo” scrivono alcuni utenti su X. E ancora: “Alcaraz ci ha insegnato oggi che si può vincere senza umiliare”. Parole che pesano più di una statistica. Parole che rendono giustizia a un campione vero.

Una lezione che resta

In un’epoca dove l’agonismo spinge spesso al limite, il gesto di Carlos Alcaraz è una lezione di umanità. E anche una carezza per Lorenzo Musetti, che esce dal Roland Garros tra gli applausi e con la consapevolezza di essere cresciuto come uomo e come atleta.

Per il tennis italiano e mondiale, oggi ha vinto lo sport.

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