giovedì, Agosto 28

Meloni al meeting di Rimini, il lacrime sul palco. Su Draghi: “Ha ragione su Ue”

La premier ha quindi rilanciato un appello per un cessate il fuoco immediato e per la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. La posizione dell’Italia si presenta così come un equilibrio tra solidarietà verso Israele e attenzione ai diritti umanitari della popolazione civile di Gaza, con l’obiettivo di promuovere un dialogo che possa aprire spiragli di pace.

 

Politica interna: le sfide d’autunno per il governo

 

Oltre alle grandi questioni internazionali, Meloni ha rivolto lo sguardo alla politica nazionale. Con l’autunno alle porte, l’agenda di governo sarà dominata dalla legge di bilancio e dai provvedimenti rimasti in sospeso prima della pausa estiva.

 

Tra i dossier più urgenti figurano la riforma fiscale, il sostegno alle famiglie, gli incentivi alle imprese e la gestione del PNRR. La premier ha promesso pragmatismo e responsabilità, consapevole delle difficoltà economiche che attraversano il Paese, dalla crescita lenta all’inflazione. Ha ribadito l’impegno a tutelare i ceti più deboli, senza rinunciare agli obiettivi di stabilità finanziaria.

 

Un momento simbolico: lacrime e applausi

 

Il momento più emozionante della giornata resta però quello iniziale, quando la sala gremita ha salutato l’arrivo di Giorgia Meloni con un lungo applauso. La premier, visibilmente colpita, non ha trattenuto le lacrime, mostrando un lato umano che ha conquistato la platea. L’episodio, immediatamente ripreso dai media, è diventato il simbolo della ripartenza politica dopo l’estate.

 

Questo segnale di vicinanza e sostegno del pubblico conferma il ruolo centrale della premier nel dibattito politico italiano e il legame che riesce a stabilire con l’elettorato e con le platee istituzionali.

 

Chiusura del Meeting e attesa per Salvini

 

Il Meeting di Rimini non si è concluso con l’intervento di Meloni. Nel pomeriggio è infatti atteso il vicepremier Matteo Salvini, che prenderà la parola alle 17.30. Il leader della Lega affronterà il tema delle infrastrutture, con particolare attenzione alle opere strategiche per lo sviluppo del Paese, dai collegamenti ferroviari ad alta velocità alle grandi reti logistiche.

 

Il suo intervento rappresenterà l’ultimo atto di un’edizione del Meeting ricca di ospiti e riflessioni, che ha messo al centro il ruolo dell’Italia nel mondo e le sfide che il governo dovrà affrontare nei prossimi mesi.

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