Il ritiro e le scuse: «Mi dispiace deludervi»
Parole piene di amarezza quelle di Jannik Sinner dopo lo stop forzato nella finale del Masters 1000 di Cincinnati contro Carlos Alcaraz. Davanti a un’arena gremita, l’azzurro ha ribaltato il consueto protocollo dei ringraziamenti, rivolgendosi subito al pubblico: «In genere parto con l’avversario, però adesso devo partire con voi. Mi dispiace tanto, tanto, tanto di deludervi, ma da ieri non mi sentivo bene. Speravo di migliorare nel corso della notte, ma invece sono peggiorato».
La scelta di scendere in campo e la resa
Sin dai primi punti, Sinner è apparso in evidente difficoltà. Movimenti contratti, poca spinta, segnali chiari di un malessere con cui aveva fatto i conti già alla vigilia. Ha provato comunque a onorare l’impegno: «Ci ho provato a farcela, è una partitina piccola, mi dispiace tanto. Mi dispiace perché molti di voi magari lunedì devono lavorare o devono fare qualcos’altro». Dopo un breve consulto con lo staff medico, la decisione inevitabile: ritiro e applausi di rispetto da ogni settore dell’impianto.
Un “bagel” che non accadeva dal 2019
Il 6-0 subito nel primo set è un evento rarissimo nella carriera di Jannik Sinner. L’ultima volta che l’azzurro non era riuscito a conquistare nemmeno un game in un set risale al 2019, quando era appena diciassettenne. In quell’occasione, nel torneo ATP 250 di Budapest, subì un “bagel” dal suo avversario Valkusz, ma riuscì comunque a vincere la partita al terzo set.
Da allora, Sinner è cresciuto esponenzialmente fino a diventare il numero uno al mondo, e un risultato simile non si era più ripetuto. Proprio per questo motivo la finale di Cincinnati rimarrà un episodio anomalo e, si spera, solo una parentesi legata a condizioni eccezionali.
Il rispetto di Alcaraz e il dispiacere del pubblico
La scena del ritiro ha mostrato ancora una volta la grande sportività tra Sinner e Alcaraz. Lo spagnolo si è avvicinato al rivale per assicurarsi delle sue condizioni e lo ha abbracciato, consapevole che il match non poteva proseguire.
Il pubblico, accorso numeroso per assistere a una finale stellare, ha accolto con un lungo applauso la decisione di Sinner, dimostrando affetto e sostegno. Molti fan hanno espresso dispiacere, ma anche comprensione, consapevoli che la salute dell’atleta viene prima di qualsiasi trofeo.
Le conseguenze per Sinner e i prossimi impegni
Il ritiro di Cincinnati non dovrebbe compromettere la stagione di Sinner, ma è inevitabile che desti qualche preoccupazione in vista dei prossimi tornei. Tra pochi giorni, infatti, partirà lo US Open 2025, uno degli appuntamenti più importanti dell’anno.
Il team del tennista italiano avrà ora il compito di valutare le sue condizioni fisiche, capire le cause del malore e decidere se sarà pronto a scendere in campo a New York. La speranza di tifosi e appassionati è che si sia trattato solo di un episodio passeggero e non di un problema più serio.
Sinner-Alcaraz, una rivalità solo rimandata
La sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è ormai considerata una delle rivalità più emozionanti del tennis moderno. I due giovani campioni hanno regalato negli ultimi anni incontri memorabili, spesso combattuti fino all’ultimo scambio.
Questa finale di Cincinnati, purtroppo, non ha potuto offrire lo spettacolo che tutti si aspettavano. Ma la sensazione è che presto i due torneranno ad affrontarsi a pieno ritmo, magari proprio sul cemento di Flushing Meadows durante lo US Open.