«Era un momento importante, ho avuto un blackout»
«Meloni ha fatto bene a fermarmi – racconta Maiolini-Rothbacher – era un incontro importantissimo e ogni parola aveva un peso. Io leggevo gli appunti lentamente, riformulavo, ero poco chiara. Per fortuna non ho detto nulla di sbagliato, ma non ero all’altezza del momento».
L’interprete, 55 anni, ha seguito Meloni in G7, G20 e altri bilaterali, ma era alla sua prima volta alla Casa Bianca. «C’era confusione – racconta – i giornalisti italiani urlavano per fare domande, Trump mi chiedeva di tradurre mentre commentava la voce della premier. Tutto questo mi ha mandato in confusione. Dopo ho riguardato i miei appunti: erano perfetti. Il problema è stato solo mio».
«Non ci siamo più viste»
Dopo l’incontro, racconta al Corriere, non c’è stato un chiarimento diretto con la premier.
«Sono andata subito in albergo a prendere il bagaglio e via in aeroporto. Finora mi hanno chiamato solo i miei colleghi per esprimermi solidarietà».
Maiolini-Rothbacher non cerca scuse:
«È stato uno smacco per un’interprete, ma ho imparato qualcosa. La premier voleva essere perfettamente compresa da Trump, e ha fatto bene ad autotradursi».