Enrica Bonaccorti torna davanti alle telecamere con un racconto che colpisce per sincerità e fragilità. La conduttrice, amatissima dal pubblico italiano, ha parlato a Verissimo della diagnosi di tumore al pancreas ricevuta nell’estate 2025, una notizia che ha cambiato radicalmente la sua vita e il suo rapporto con il tempo.
La diagnosi e lo choc iniziale: «Ho pensato che sarei morta presto»

Bonaccorti racconta di aver affrontato tutti gli esami necessari, ma ora resta un’attesa di due mesi per capire come «questa bestiaccia» evolverà. La prima reazione è stata devastante: la mente è corsa subito a Eleonora Giorgi. «Mi evocava lei, ho pensato che sarei morta nel giro di pochi mesi. L’ho sempre ammirata e stimata, e ho creduto di non essere forte come lei», confida con voce rotta dall’emozione.
Per quattro mesi si è chiusa nel silenzio: nessuna ospitata, nessuna dichiarazione pubblica. «Un letargo a occhi aperti», dice, spiegando di aver finto di non esserci pur di non affrontare la realtà.
Il tumore e le cure: «Non è operabile, ma non si è mosso»

La malattia, al momento, non può essere operata. La speranza si affida alle chemio, che potrebbero ridurre la massa. «Per ora non si è spostato», rivela. E in mezzo alla tempesta, Bonaccorti non nasconde di aver persino immaginato un possibile commiato: «Ho già pensato al funerale, ho scelto perfino le canzoni».
Le parole arrivano dirette, senza filtri, con una lucidità che sorprende e commuove. Accanto a lei c’è sempre la figlia Verdiana, «la mia unica ragione di vita».
Renato Zero e l’abbraccio degli affetti: «Mi ha portata a cena, è stato dolcissimo»
Tra i primi a starle vicino c’è stato anche Renato Zero. «Si è presentato a casa e mi ha portato a cena fuori», racconta emozionata. «È stato molto affettuoso». Un gesto semplice ma pieno di significato, che conferma un’amicizia profonda e mai ostentata.
La paura, la forza e il futuro che vuole per sua figlia
Nonostante la malattia, Bonaccorti guarda avanti. Non a sé, ma a sua figlia. «Voglio che ci sia pace per lei», dice. «E che trovi una persona per bene da avere accanto».
Il racconto lascia emergere uno stato d’animo complesso: paura, determinazione, disillusione e un filo di speranza. «Non credo nei miracoli, ma nel futuro», aveva detto in un’altra intervista. E oggi, pur affrontando una prova durissima, sembra voler mantenere quella promessa a sé stessa.


















