Il viaggio della Global Sumud Flotilla
La Global Sumud Flotilla ha ripreso la rotta verso Gaza, nonostante le difficoltà degli ultimi giorni. Partita da Augusta, la missione internazionale ha visto i primi imbarcati lasciare il porto sulle note di Bella Ciao. A bordo della Karma, utilizzata di norma per soccorso e segnalazioni in mare, il parlamentare Pd Arturo Scotto ha documentato la partenza, ricordando il tributo all’attivista pacifista Tom Benettollo.
Ma la scelta dell’inno partigiano è stata letta da molti come una coincidenza inquietante, alla luce dell’omicidio di Charlie Kirk, il cui assassino aveva proprio “Bella Ciao” come slogan simbolico.
Una flotta ridimensionata
La Flotilla ha comunicato ufficialmente di aver dovuto ridurre la capacità di partecipanti su diverse imbarcazioni per motivi di sicurezza. Una decisione necessaria, spiegano gli organizzatori, «in previsione di condizioni sempre più ostili» e alla luce delle minacce del ministro israeliano Itamar Ben-Gvir. Nel comunicato si sottolinea che la priorità resta la tutela dei passeggeri e l’obiettivo di portare aiuti umanitari a Gaza.
Attualmente 18 barche hanno già lasciato Catania, mentre altre imbarcazioni sono attese dalla Tunisia e dalla Grecia. L’intera flotta si riunirà in acque internazionali prima di affrontare la rotta finale verso la Striscia di Gaza.
Le difficoltà incontrate: cosa succede
Il percorso della Global Sumud Flotilla non è stato semplice. Vediamo cos’è successo nel dettaglio nella pagina successiva.