Nelle ultime settimane le imbarcazioni hanno subito attacchi con droni in Tunisia, oltre a gravi carenze logistiche e di carburante che hanno rallentato le operazioni. Gli organizzatori hanno parlato di «una pianificazione di sicurezza approfondita» per prevenire incidenti e rafforzare le protezioni durante la traversata.
Il messaggio politico
Nonostante gli ostacoli, la Flotilla ribadisce la propria determinazione: «Quando le nostre flotte si uniranno nel Mediterraneo – si legge nella nota – manderemo un messaggio chiaro: il blocco e il genocidio a Gaza devono finire. Rimaniamo determinati a sfidare l’assedio illegale di Israele e a fare tutto il possibile per porre fine alla tragedia umanitaria».
Le polemiche sulla coincidenza
L’intonazione di Bella Ciao ha acceso il dibattito politico e mediatico. Se per i promotori è un omaggio al pacifismo italiano, per altri la coincidenza temporale con l’omicidio di Charlie Kirk alimenta sospetti e interpretazioni controverse. Un intreccio di simboli, tensioni internazionali e propaganda che conferma la natura altamente divisiva di questa missione.