“È morto il capo Fini”, lutto nella Polizia
Il 3 novembre 2023, la comunità di Reggio Emilia ha subito una perdita incolmabile con la scomparsa del Commissario Capo Stefano Fini, che aveva 65 anni. La sua carriera nella Polizia locale è iniziata nel 1988 e, nel corso di oltre tre decenni, ha lasciato un’impronta indelebile nella città. La notizia della sua morte ha suscitato un profondo cordoglio tra i cittadini e le istituzioni locali, che lo ricordano come un professionista esemplare e un punto di riferimento per la sicurezza pubblica.
Una Carriera Dedicata al Servizio della Comunità
Stefano Fini è entrato a far parte del Corpo della Polizia locale di Reggio Emilia nel 1988, intraprendendo un percorso che lo ha visto protagonista in diverse aree. Inizialmente, ha lavorato nel reparto Infortunistica e successivamente nel reparto motociclisti, dove ha dimostrato non solo competenza tecnica, ma anche una profonda umanità. La sua carriera ha preso una svolta significativa quando, per oltre dieci anni, ha guidato il nucleo del distaccamento Nord Est, un ruolo che ha ricoperto con grande dedizione.
Un Leader Riconosciuto e Stimato
Il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, e il vicesindaco Lanfranco de Franco hanno espresso il loro cordoglio, sottolineando l’importanza del contributo di Fini alla comunità. “Il suo rigore morale e la capacità di dialogo con le comunità locali lo hanno reso un punto di riferimento per la sicurezza”, hanno dichiarato. Questo riconoscimento evidenzia non solo le sue abilità professionali, ma anche la sua capacità di instaurare relazioni positive con i cittadini, un aspetto fondamentale nel suo lavoro quotidiano.
Un Eroe nei Momenti di Emergenza
La carriera di Stefano Fini è stata segnata da numerosi eventi significativi. Ha affrontato situazioni di emergenza con grande coraggio e professionalità, come durante il terremoto del 2012 e in occasione di eventi di grande portata come i concerti del Campo Volo. Inoltre, ha gestito situazioni critiche, come la tragica sparatoria avvenuta nel tribunale di Reggio nel 2008. In ogni circostanza, Fini ha cercato di mantenere un dialogo costruttivo tra l’Amministrazione comunale, i comitati e i cittadini, lavorando incessantemente per trovare soluzioni ai problemi della comunità.
Un Uomo di Famiglia e un Esempio per Tutti
Stefano Fini, che andrà in pensione nel febbraio 2024, lascia un vuoto non solo nel suo lavoro, ma anche nella sua vita privata. È ricordato con affetto dalla moglie, dalla figlia e dai suoi due nipoti. La sua dedizione al lavoro non ha mai offuscato il suo ruolo di marito e padre, dimostrando che è possibile essere sia un professionista esemplare che una persona amorevole e presente nella vita familiare.
I Funerali e il Ricordo di Stefano Fini
I funerali di Stefano Fini si svolgeranno giovedì 6 novembre alle 11:15, partendo dalla Casa Funeraria Croce Verde di Reggio Emilia. Le esequie saranno officiate nella Sala del Commiato, e successivamente il feretro si dirigerà verso il cimitero nuovo di Coviolo per la cremazione. La famiglia ha richiesto che, in lieu di fiori, siano fatte eventuali donazioni alla Casina dei Bimbi Onlus, un gesto che riflette la sensibilità di Fini nei confronti delle cause sociali.
Un Eredità di Impegno e Passione
La scomparsa di Stefano Fini rappresenta una grande perdita per Reggio Emilia, una città che ha beneficiato della sua dedizione e del suo impegno. La sua figura rimarrà impressa nella memoria collettiva, non solo per le sue competenze professionali, ma anche per il suo approccio umano e il suo desiderio di creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti. Come ha affermato il sindaco Massari, “Stefano Fini è stato un esempio di come la Polizia possa essere un alleato della comunità”.
La vita e la carriera di Stefano Fini ci invitano a riflettere sull’importanza del servizio pubblico e sul ruolo fondamentale che le figure come lui svolgono nella nostra società. In un’epoca in cui la sicurezza e la coesione sociale sono più che mai necessarie, la sua eredità ci ricorda che il dialogo e la comprensione reciproca sono essenziali per costruire comunità forti e unite. Come possiamo noi, cittadini e istituzioni, onorare la memoria di chi ha dedicato la propria vita al servizio degli altri? La risposta a questa domanda potrebbe guidarci verso un futuro migliore, in cui il contributo di ognuno di noi è fondamentale.














