venerdì, Novembre 21

Garante Privacy nel caos: si dimette il segretario Fanizza. I dipendenti chiedono l’addio dei 4 membri dell’Autorità

Due funzionari di alto livello hanno rassegnato le dimissioni dal Garante per la protezione dei dati personali. La ragione? Un potenziale conflitto d’interessi legato a Pasquale Stanzione, presidente dell’Autorità. La vicenda sta sollevando interrogativi sul funzionamento interno di uno degli organismi più delicati della pubblica amministrazione italiana.

Chi sono i dimissionari e perché hanno deciso di lasciare

I due funzionari in questione ricoprivano ruoli di rilievo all’interno dell’organizzazione. La loro decisione di abbandonare l’incarico non sarebbe stata improvvisa, ma maturata nel tempo di fronte a una situazione che avrebbero ritenuto incompatibile con i principi di trasparenza e imparzialità che il Garante stesso è chiamato a tutelare.
Al centro della questione ci sarebbe un rapporto professionale tra alcuni membri dello staff e società private riconducibili, direttamente o indirettamente, al presidente Stanzione. Una situazione che, secondo quanto emerso, avrebbe creato imbarazzo e preoccupazione tra i ranghi dell’Authority.

Il nodo del conflitto d’interessi: cosa dice la normativa

Il conflitto d’interessi nella pubblica amministrazione è una questione estremamente delicata, soprattutto quando riguarda enti di garanzia come il Garante Privacy. La legge italiana prevede rigide norme per evitare che chi ricopre cariche pubbliche possa trovarsi in situazioni di incompatibilità o favoritismi.
Nel caso specifico, il tema riguarderebbe società e attività professionali collegate al presidente Stanzione. Sebbene non sia stata accertata alcuna violazione formale, la sola “percezione” di un possibile conflitto sarebbe stata sufficiente a spingere i due funzionari a fare un passo indietro, per non essere coinvolti in dinamiche che potessero compromettere la loro credibilità professionale.

Le reazioni e il silenzio istituzionale

Al momento, né il Garante Privacy né il presidente Stanzione hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla vicenda. Anche i due dimissionari hanno preferito mantenere un profilo basso, senza rilasciare commenti pubblici. Tuttavia, negli ambienti istituzionali si parla di un “clima di tensione” che andrebbe avanti da settimane.
Alcuni osservatori sottolineano come episodi di questo tipo possano minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni di garanzia. Altri invece invitano alla cautela, ricordando che le dimissioni potrebbero avere motivazioni personali non direttamente legate al conflitto d’interessi paventato.

Cosa succede ora al Garante Privacy?

Le dimissioni dei due funzionari lasciano inevitabilmente un vuoto all’interno dell’organizzazione, proprio in un momento in cui il Garante è chiamato a gestire dossier sempre più complessi: dall’intelligenza artificiale alla protezione dei dati sanitari, fino alla sorveglianza digitale.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.

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