giovedì, Novembre 13

Leonardo, morto all’asilo a 2 anni: la tragedia che ha sconvolto il Casentino

Tragedia all’Asilo: La Morte di Leonardo Ricci a Due Anni

Una mattina che doveva essere come tante altre, caratterizzata da risate e giochi infantili, si è trasformata in un dramma inaspettato. Nel cortile dell’asilo nido Ambarabà Ciccì Coccò, situato nella frazione di Soci, nel comune di Bibbiena, il piccolo Leonardo Ricci, di soli due anni, ha perso la vita mentre si divertiva con i suoi compagni. Questo tragico evento ha scosso profondamente la comunità locale, lasciando un segno indelebile nel cuore di tutti.

Il Dramma nel Cortile dell’Asilo

Il giardino della scuola, un luogo di spensieratezza e gioia, è diventato rapidamente una scena di dolore e angoscia. La Procura di Arezzo ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti, affidando il caso alla pm Julia Maggiore. I carabinieri del reparto scientifico di Firenze sono intervenuti per esaminare ogni angolo dell’area, raccogliendo campioni e documentando la scena con rilievi fotografici. Nel frattempo, l’intera struttura è stata chiusa per permettere verifiche approfondite sulla sicurezza e sulla sorveglianza.

La Ricostruzione dei Fatti

Il dramma si è consumato poco dopo l’inizio della mattinata. L’elisoccorso Pegaso è atterrato nei pressi dell’asilo, mentre i mezzi del 118 e i carabinieri di Bibbiena si affrettavano a raggiungere il luogo dell’incidente. I soccorritori hanno tentato a lungo di rianimare Leonardo, che a tratti sembrava riprendere a respirare. Pochi minuti dopo, i genitori, Alessandro e Caterina, sono giunti sul posto, accorsi dal lavoro dopo aver ricevuto la terribile notizia. Hanno assistito impotenti ai tentativi di salvataggio, una scena che rimarrà impressa nella memoria di tutti i presenti.

Secondo le prime ricostruzioni, il laccio della felpa del bambino si sarebbe impigliato in un ramo di una siepe, strangolandolo e impedendogli di respirare. Un incidente assurdo e fulmineo che ha trasformato un momento di gioco in una tragedia. Una maestra, accortasi della situazione, ha lanciato l’allerta, ma quando il personale è accorso, il piccolo non respirava più. L’insegnante, sotto shock, ha dovuto ricevere soccorso per una crisi d’ansia.

Le Indagini in Corso

Le manovre di rianimazione sono proseguite per oltre un’ora, ma purtroppo senza esito. Al momento dell’incidente, nell’asilo erano presenti circa sessanta bambini, assistiti da undici educatrici e cinque assistenti. Durante l’incidente, erano operative tre o quattro insegnanti, tutte ascoltate come persone informate sui fatti. Gli inquirenti stanno cercando di comprendere chi fosse in servizio, chi stesse sorvegliando e quanto tempo sia trascorso prima dell’intervento. Queste domande sono fondamentali per stabilire se si sia trattato di una fatalità o di negligenze nei controlli.

Il Dolore della Comunità

Nel piccolo centro di Soci, dove tutti si conoscono, il dolore è palpabile. Il silenzio ha avvolto le strade, mentre l’asilo chiuso è diventato un luogo di raccoglimento. Davanti ai cancelli, si moltiplicano fiori, peluche e biglietti in memoria di Leonardo. Le bandiere del Comune di Bibbiena sventolano a mezz’asta, in segno di lutto. Il sindaco Filippo Vagnoli ha proclamato il lutto cittadino, invitando la popolazione “al rispetto e al silenzio: è il momento del cordoglio profondo, della vicinanza e della preghiera”.

La Famiglia e la Reazione della Comunità

La famiglia Ricci è ben conosciuta nel paese. Leonardo viveva con i genitori e il fratellino in una casa non lontana dall’asilo. I nonni, devastati dal dolore, faticano a trovare le parole. “Non si può morire così, a due anni, nel giardino di un nido”, ha dichiarato con voce rotta la prozia del bambino. Queste parole esprimono l’incredulità e la rabbia di un’intera comunità che cerca risposte a un evento così tragico.

Le Reazioni Istituzionali

Anche la cooperativa sociale Koinè, che gestisce l’asilo per conto del Comune, ha espresso “vicinanza e dolore per una tragedia che non si può descrivere”. Tra le prime reazioni istituzionali, è giunta quella di Maria Elena Boschi, originaria di Arezzo, che ha affermato: “Oltre al dolore, c’è il dovere di fare chiarezza. La sicurezza dei più piccoli deve essere una priorità assoluta: ogni scuola, ogni luogo educativo deve essere un posto sicuro”.

Le Aspettative per il Futuro

La Procura attende ora i risultati dell’autopsia e delle analisi sul posto per determinare se l’incidente fosse davvero inevitabile o se una maggiore attenzione avrebbe potuto salvare la vita del piccolo. Per Soci, per Bibbiena e per tutto il Casentino, Leonardo rimarrà per sempre “il bambino dagli occhi chiari”, simbolo di un dolore che nessuno potrà dimenticare.

La tragedia di Leonardo Ricci solleva interrogativi importanti sulla sicurezza nei luoghi dedicati ai bambini. Quali misure possono essere adottate per evitare che simili incidenti si ripetano? La comunità si interroga, sperando che la verità emerga e che si possano trovare soluzioni efficaci per garantire la sicurezza dei più piccoli.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.