Martina Carbonaro, il dolore dei genitori e la vergogna degli insulti online
Afragola, un tranquillo centro nella provincia di Napoli, è stata recentemente sconvolta da un evento tragico che ha lasciato una ferita profonda in tutta la comunità campana: l’omicidio brutale di Martina Carbonaro, una ragazza di soli quattordici anni. La sua morte ha suscitato una forte ondata di dolore collettivo, che si è estesa oltre i confini regionali, coinvolgendo l’intero Paese in un grido di giustizia.
Ma in mezzo a questo immenso dolore, una nuova e sconvolgente vicenda si è aggiunta a una tragedia già insopportabile: i genitori della giovane, Marcello e Enza, sono diventati bersaglio di una violenta campagna diffamatoria online. Invece di essere sostenuti e compresi nel momento più difficile della loro vita, si sono trovati ad affrontare insulti, calunnie e accuse infondate provenienti da ignoti nascosti dietro profili anonimi.
Insulti infamanti sul web: “Sono stati i genitori”
Il gesto che ha dato origine alla denuncia legale dei genitori è stato un video caricato sulla piattaforma TikTok, dove un utente – protetto dall’anonimato tipico dei social – ha diffuso messaggi carichi di odio e disprezzo. Le frasi riportate nel video sono gravissime: si va da “La verità è che l’hanno ammazzata i genitori” a insulti di stampo razzista e classista come “Siete dei terroni”, “Siete delle bestie” e persino “I cani sono meglio di voi”. Parole che colpiscono due persone già devastate dalla perdita improvvisa e violenta della propria figlia, e che rischiano di alimentare una spirale di odio e disinformazione.