domenica, Giugno 15

Meloni a Netanyahu: “L’Iran non può avere armi nucleari”. Vertice a Palazzo Chigi dopo l’attacco a Israele

Particolarmente significativa è stata la telefonata di Meloni con il re di Giordania, che ha espresso profonda preoccupazione per i recenti sviluppi nel conflitto. Secondo quanto riportato in una nota ufficiale della Casa Reale giordana, il sovrano ha avvertito che “l’escalation minaccia la sicurezza e la stabilità della regione” e ha chiesto il massimo impegno internazionale per disinnescare la situazione.

“Il re ha sottolineato che l’attacco israeliano all’Iran avrà ripercussioni negative, con crescenti tensioni e ostacoli agli sforzi per raggiungere la calma in Medio Oriente.”
La Giordania, ha detto il re, non permetterà che il suo territorio diventi campo di battaglia per alcun conflitto.

L’Italia si offre come ponte per la diplomazia

Nelle comunicazioni con i leader mediorientali, Giorgia Meloni ha ricordato che l’Italia ha già ospitato due round negoziali tra Teheran e Washington, e si è detta disponibile a farlo nuovamente. “Siamo pronti a sostenere ogni sforzo utile per promuovere una soluzione diplomatica”, si legge nella nota di Palazzo Chigi.

Riuscirà la diplomazia a fermare la tempesta?

Mentre il mondo guarda con apprensione all’evoluzione della crisi, il governo italiano si propone come interlocutore attivo e super partes. Ma sarà sufficiente per scongiurare un’escalation tra Israele e Iran che rischia di infiammare tutta la regione? Gli occhi della diplomazia internazionale restano puntati sul ruolo di mediazione che l’Italia proverà a giocare.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.