La visita di Meloni al Quirinale ha quindi assunto un valore simbolico forte: ricomporre, almeno sul piano pubblico, quelle tensioni che rischiavano di diventare tema centrale del dibattito politico e mediatico.
I dossier internazionali sul tavolo
Oltre al caso politico interno, l’incontro è stato anche occasione per discutere con Mattarella dei principali dossier internazionali che attendono la premier nei prossimi giorni. Meloni parteciperà al G20 di Johannesburg e alla conferenza Unione europea – Unione africana in Angola, appuntamenti cruciali per la politica estera italiana.
Secondo fonti di Palazzo Chigi, il colloquio è servito anche a fare il punto sulla posizione italiana nei contesti multilaterali e sulle relazioni con i partner strategici, in una fase geopolitica particolarmente complessa.
Un incontro che spegne le polemiche?
La narrativa uscita dal Quirinale e da Palazzo Chigi sembra andare in una direzione chiara: nessuno scontro, nessun “caso istituzionale”, solo la necessità di chiarire un episodio giudicato spiacevole. Ma nel mondo politico la vicenda continua a far discutere, soprattutto per i possibili riflessi sulle elezioni politiche del 2027 e sulla partita – già aperta nei retroscena – del dopo-Mattarella previsto nel 2029.
Per ora, la fotografia è quella di una giornata gestita con prudenza e diplomazia. Meloni ha voluto incontrare Mattarella subito, senza rinvii. Un gesto di rispetto istituzionale che punta a raffreddare i toni e riportare la discussione su un terreno meno infuocato.
Se riuscirà a chiudere davvero la polemica, lo si capirà nelle prossime ore, quando le reazioni politiche torneranno inevitabilmente a misurarsi con un equilibrio che, da anni, è uno dei più delicati della Repubblica.

















