Secondo le rilevazioni, il gradimento complessivo del governo è salito al 41%, contro il 37% registrato all’inizio del 2024. Fratelli d’Italia si conferma primo partito, mentre il Partito Democratico cresce ma non riesce a colmare il divario. Nel frattempo, le altre forze della maggioranza – Lega e Forza Italia – mantengono le loro posizioni, garantendo stabilità all’esecutivo.
“Gli italiani percepiscono un governo compatto, guidato da una leader riconoscibile”, spiega Piepoli. Una narrazione che la sinistra fatica a contrastare, anche a causa della mancanza di una figura altrettanto forte e trasversale.
Meloni: da Palazzo Chigi al centro della diplomazia internazionale
Il consenso nei confronti della premier non deriva solo da dinamiche interne. La sua capacità di muoversi con sicurezza nei consessi internazionali, di dialogare con i big della politica globale e di mantenere una linea chiara sugli scenari di crisi, ha contribuito a rafforzarne l’immagine di statista.
Giorgia Meloni è oggi percepita come la figura centrale di un governo che, pur tra difficoltà e tensioni globali, ha saputo mantenere una linea coerente e ferma. Il centrodestra si propone come costruttore di un nuovo equilibrio euro-atlantico, e Meloni ne è il volto più riconoscibile.
Sinistra in difficoltà: il dato che preoccupa
Nonostante gli sforzi di rilancio del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, l’opposizione non riesce a contrastare in modo efficace la narrazione del governo. Elly Schlein, pur guadagnando visibilità, fatica a imporsi come alternativa credibile. I sondaggi la premiano solo in parte, ma il dato complessivo resta basso.
La distanza tra le due aree politiche, soprattutto in termini di fiducia personale nei leader, è ancora ampia. Meloni gode di un indice di fiducia personale superiore al 45%, mentre i suoi avversari oscillano tra il 25 e il 30%.
Il futuro politico si gioca anche sulla scena estera
Conflitti, diplomazia, alleanze: Meloni ha capito che il consenso oggi si costruisce anche all’estero. L’Italia, guidata dalla premier, ha assunto un ruolo più assertivo in Europa e nel dialogo transatlantico, senza rompere gli equilibri interni.
Il prossimo banco di prova sarà quello delle elezioni europee, dove il centrodestra punterà a consolidare il proprio peso anche a Bruxelles. Un test che dirà molto anche del futuro equilibrio politico in Italia.
Per ora, i numeri dicono una cosa chiara: Meloni continua a crescere. E la sinistra ha buone ragioni per essere preoccupata.