La polemica sul viaggio
Un fine settimana privato a New York con la figlia Ginevra ha scatenato un duro scontro politico. La premier Giorgia Meloni, assente da eventi pubblici per due giorni, è finita al centro di indiscrezioni e polemiche rilanciate da Italia Viva, con il deputato Enrico Borghi che ha presentato un’interrogazione parlamentare. L’accusa, mai confermata, era quella di aver fatto ricorso a voli di Stato o di aver preso parte a incontri riservati.
La risposta di Palazzo Chigi
Nel pomeriggio di lunedì, una nota ufficiale di Palazzo Chigi ha precisato: «Il presidente Meloni intende adire le vie legali nei confronti di chi ha diffuso o insinuato notizie infondate». La comunicazione ha chiarito che la premier si trovava a New York in veste privata con la figlia, in occasione del compleanno di quest’ultima: «Entrambe hanno viaggiato con voli di linea all’andata e al ritorno, non è mai stato utilizzato un volo di Stato per ragioni personali».
Il post della premier
Poche ore dopo è stata Meloni stessa, con un post su Facebook, a ribadire la sua posizione: «Per due giorni ho scelto di fare ciò che considero il mio ruolo più bello: essere madre. Ho regalato a mia figlia un fine settimana insieme all’estero per il suo compleanno. Viaggiando come qualunque altra persona». Poi l’attacco agli avversari politici: «Trasformare questa scelta privata in un’arma politica è meschino. Lo combatto come donna e come madre».
Il ritorno a Roma
La premier è rientrata a Palazzo Chigi nella giornata di lunedì intorno alle 15, trovandosi subito ad affrontare due dossier internazionali: da un lato la riunione del Gruppo di Contatto in Gran Bretagna con la partecipazione del ministro della Difesa Guido Crosetto, dall’altro i negoziati europei e americani per nuove sanzioni contro Mosca.
Condanna al terrorismo
Nel frattempo Meloni e altri leader europei hanno espresso condanna per l’attacco terroristico di Gerusalemme, in cui hanno perso la vita diversi civili. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito: «Il terrorismo non può prevalere. Basta violenza, basta guerra. La priorità rimane quella di un immediato cessate il fuoco e della soluzione politica “due popoli, due Stati”».
Uno scontro politico acceso
La vicenda dimostra ancora una volta come anche i momenti privati della premier vengano proiettati nella sfera politica. Per Meloni, la polemica rappresenta un attacco personale senza precedenti: «Se i miei avversari sono ridotti a contestarmi perfino un weekend con mia figlia, significa che hanno toccato il fondo». Ma la battaglia legale e politica, a giudicare dai toni, è solo all’inizio.