Un annuncio arrivato all’improvviso, a pochi minuti dall’inizio del consiglio comunale, e destinato a scuotere profondamente la politica locale. Mattia Missiroli ha rassegnato le dimissioni dalla carica di sindaco di Cervia, comunicandolo attraverso una nota ufficiale diffusa nella giornata di oggi.
Una decisione maturata in un clima di fortissima tensione, dopo che sul primo cittadino si sono abbattute accuse pesanti, per le quali risulta indagato. Missiroli ha ribadito con fermezza la propria totale estraneità a qualsiasi episodio di maltrattamenti o violenza, ma ha spiegato di aver scelto comunque di fare un passo indietro.
Le accuse e l’indagine in corso
Il sindaco è indagato per maltrattamenti e lesioni ai danni della moglie, dalla quale è in corso una separazione. Nella sua dichiarazione pubblica, Missiroli sottolinea come la vicenda abbia avuto un impatto devastante non solo sul piano politico, ma soprattutto su quello umano e familiare.
L’ex primo cittadino spiega di non aver ancora avuto accesso agli atti dell’indagine né di essere stato formalmente convocato dagli inquirenti. Nonostante ciò, afferma di aver assistito a una rapida diffusione mediatica di accuse e ricostruzioni che, a suo dire, hanno già prodotto giudizi definitivi.
“Un’esposizione mediatica durissima”
Nel messaggio diffuso, Missiroli parla di giorni difficilissimi, segnati da una pressione mediatica definita “durissima”, che avrebbe travolto non solo lui ma anche la sua famiglia. Un passaggio particolarmente sentito è dedicato ai figli, coinvolti indirettamente in una vicenda che, scrive, li ha costretti a pagare un prezzo altissimo.
Secondo l’ex sindaco, la narrazione pubblica si sarebbe sviluppata con una velocità incompatibile con i tempi della giustizia, alimentando una sorta di processo sommario che avrebbe finito per demolire la sua figura pubblica e privata “pezzo dopo pezzo”.
La condanna di ogni forma di violenza
Nel ribadire la propria posizione, Missiroli condanna senza ambiguità ogni forma di violenza, in particolare quella contro le donne, definendola incompatibile con i suoi valori personali e con il suo percorso pubblico. Fare piena luce sui fatti, afferma, è un dovere, ma deve avvenire nel rispetto delle garanzie e senza scorciatoie mediatiche.
La scelta delle dimissioni viene quindi presentata come un atto di responsabilità, non come un’ammissione di colpa. In una fase così complessa, spiega, non sarebbe stato possibile garantire la serenità e la lucidità necessarie per guidare la città.
Il legame con Cervia e l’addio alla carica
Essere stato eletto sindaco di Cervia viene definito da Missiroli “l’onore più grande” della sua vita pubblica. Un incarico che, racconta, ha sempre svolto mettendo spesso il resto in secondo piano, nell’interesse generale e nel pieno rispetto delle istituzioni.
Proprio per questo, la decisione di dimettersi viene descritta come dolorosa ma inevitabile. La priorità, in questo momento, diventa la tutela dell’onorabilità personale e della famiglia, oltre alla necessità di evitare ulteriori ripercussioni sull’amministrazione comunale.
I ringraziamenti e il futuro
Nel concludere il suo messaggio, Missiroli ringrazia la giunta, i consiglieri comunali, i dipendenti del Comune e i cittadini che in questi giorni gli hanno manifestato vicinanza e fiducia. Alla comunità di Cervia augura un futuro di serenità e responsabilità.
Per sé e per i figli, l’ex sindaco esprime la speranza di poter ritrovare pace e dignità dopo quello che definisce uno dei periodi più difficili della sua vita.













