In un momento di pura disperazione, Vishwash ha chiamato la sua famiglia a Leicester tramite video – una telefonata che racconta il cuore del miracolo. “Non so come sono vivo”, ha sussurrato, ancora incredulo. Accanto a lui, l’amara consapevolezza: suo fratello, Ajay, era a bordo e non ce l’ha fatta.
“Mi sono svegliato circondato dai cadaveri”: il racconto scioccante del sopravvissuto
Sono parole che fanno venire i brividi quelle pronunciate da Vishwash all’Hindustan Times: “Trenta secondi dopo il decollo, c’è stato un rumore fortissimo e poi l’aereo è precipitato. È successo tutto così in fretta”. Poi, il buio. E il risveglio in un incubo.
“Quando mi sono alzato, c’erano corpi ovunque intorno a me. Ero terrorizzato. Mi sono alzato e ho cominciato a correre. C’erano pezzi dell’aereo sparsi ovunque”, ha raccontato. In stato confusionale, è riuscito a trascinarsi fino ai soccorritori. Qualcuno lo ha afferrato e messo in ambulanza. Era ferito, ma ancora vivo.
Le sue condizioni
Trasportato d’urgenza all’ospedale di Ahmedabad, Vishwash è ricoverato in condizioni critiche ma stabili. Ha riportato fratture multiple e contusioni, in particolare al torace, agli occhi e ai piedi. “È disorientato, ma fuori pericolo”, ha dichiarato il medico Dhaval Gameti. In attesa di un periodo di convalescenza, resterà sotto osservazione per monitorare ogni possibile complicanza.
Oltre ad essere l’unico sopravvissuto, Vishwash è anche l’unico a poter raccontare l’incubo vissuto a bordo del Dreamliner.
In un luogo devastato, il miracolo di Vishwash diventa simbolo resistente di speranza. Da più di ventiquattro ore, semplici cittadini, in India e nel Regno Unito, seguono con ansia e commozione la sua convalescenza. Su X, hanno iniziato a circolare hashtag come #MiracoloAdAhmedabad.
Intanto il mondo intero si interroga: si tratta solo di fortuna oppure c’è stato qualcosa in più? Un gesto provvidenziale o una corsia d’emergenza aperta al momento giusto?
Continueremo a seguire gli aggiornamenti su Vishwash, il ragazzo miracolosamente sopravvissuto a una tragedia epocale.