Omicidio di Garlasco: nuove analisi riaprono il caso Poggi. Gli ultimi sviluppi cambiano tutto
Non ci sono più dubbi: il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco, potrebbe avere ancora molti lati oscuri. A distanza di anni dalla condanna definitiva di Alberto Stasi, ex fidanzato della giovane vittima, si riaccende l’interesse della magistratura.
La Corte d’Assise di Milano ha infatti deciso di riaprire le indagini, accogliendo la richiesta di revisione del processo presentata dalla difesa dello stesso Stasi. Si tratta di un passo cruciale che potrebbe riscrivere una delle pagine più discusse della cronaca giudiziaria italiana.
La richiesta di revisione e il ruolo di Alberto Stasi
Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva nel 2015 per l’omicidio di Chiara Poggi, nonostante una lunga serie di processi e appelli che avevano inizialmente portato a una sua assoluzione. Negli ultimi mesi, però, i suoi legali hanno avanzato una richiesta formale di revisione del processo, sostenendo l’esistenza di piste alternative che non sarebbero state adeguatamente esplorate durante le indagini originarie.
L’obiettivo è riaprire il dibattito su una vicenda che ha diviso opinione pubblica, esperti e magistrati per quasi due decenni. Secondo la difesa di Stasi, ci sarebbero nuovi elementi capaci di incrinare le certezze su cui si è basata la condanna. Ed è proprio in questa direzione che si muovono le nuove analisi ordinate dalla Corte.