Otto e mezzo, Bersani: “Prodi? Gesto da nonno”. Poi l’attacco a Meloni
Pier Luigi Bersani torna a far discutere. Ospite martedì 25 marzo a Otto e Mezzo, il talk show di Lilli Gruber su La7, l’ex segretario del Partito Democratico ha commentato con toni decisi la vicenda che ha coinvolto Romano Prodi e la giornalista Lavinia Orefici.
“Romano ha fatto un gesto da nonno”, ha esordito Bersani riferendosi alla risposta sgarbata dell’ex premier all’inviata di Quarta Repubblica, che aveva ricevuto una tirata di capelli. “Non è sua nipote, e certamente c’è stato qualcosa di indelicato e sbagliato”, ha precisato, prima di cambiare completamente registro e puntare il dito contro Giorgia Meloni.
Bersani risponde alla premier
“Vorrei rispondere io alla domanda fatta dalla giornalista, e anche alla Meloni”, ha detto Bersani, introducendo il tema del Manifesto di Ventotene, che in questi giorni è stato oggetto di polemiche politiche. “Ernesto Rossi scriveva che, a seconda delle circostanze, la proprietà privata potrà essere abolita, corretta o limitata. È esattamente ciò che dice l’articolo 42 della Costituzione”, ha ricordato, citando le fondamenta ideologiche della Repubblica.
Bersani ha poi lanciato una stoccata diretta alla premier: “Cara Meloni, non abbiamo forse nazionalizzato la produzione elettrica?”. Con tono sarcastico e visibilmente polemico, l’ex ministro ha difeso l’eredità storica della Resistenza e dei padri costituenti.
L’attacco diretto a Giorgia Meloni
Alla domanda finale di Gruber su cosa resterà di questa vicenda, Bersani ha risposto senza mezzi termini: “Resta la vergogna di una presidente del Consiglio che mette in ridicolo una persona che si è fatta nove anni di galera e quattro di confino a Ventotene, solo per aver pensato e detto ciò che pensava”.
“Si minimizza, anche a sinistra, dicendo che siamo caduti nella trappola comunicativa di Meloni”, ha continuato Bersani, “ma il giorno che questi sputano sulla Costituzione, cosa gli dobbiamo dire?”. Una dichiarazione che ha scaldato gli animi in studio e che promette di alimentare il dibattito politico nelle prossime ore.
Le parole di Bersani rappresentano un chiaro segnale di resistenza interna al centrosinistra, con un invito a non abbassare la guardia di fronte a quelli che definisce “attacchi ai valori fondanti della Repubblica”.