Momenti di terrore al Palatenda di Zafferana Etnea, nel Catanese, dove una partita del campionato femminile tra Zafferana Volley e Volley ’96 Milazzo si è trasformata in un’emergenza sanitaria. Diverse atlete hanno accusato giramenti di testa, difficoltà respiratorie e svenimenti, fino al coinvolgimento delle squadre di soccorso e alla scoperta della causa: monossido di carbonio presente nella struttura.
Le prime avvisaglie: una giocatrice sviene in campo

Secondo la ricostruzione della società ospite, la prima atleta a sentirsi male è stata una giocatrice del Milazzo, che è svenuta durante il match. Dopo essersi ripresa, altre compagne hanno iniziato a mostrare sintomi simili: capogiri, nausea, respiro corto. In pochi minuti il malessere ha coinvolto sempre più ragazze, generando il panico in campo.
L’intervento dei soccorsi e la scoperta del monossido
Sul posto è arrivato il personale del 118, che ha immediatamente notato un odore anomalo all’interno della tensostruttura. La dottoressa presente ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno eseguito rilievi strumentali rilevando la presenza di monossido di carbonio (CO), un gas inodore ma altamente letale.
Per precauzione tutte le atlete sono state trasferite negli ospedali di Catania. Otto di loro sono state trattate nella camera iperbarica dell’ospedale Cannizzaro; le altre hanno ricevuto ossigeno-terapia nel pronto soccorso del Garibaldi.
Il commento della Volley Milazzo: “Le nostre ragazze hanno rischiato la vita”
La società ospite ha pubblicato un post duro sui social, denunciando la gravità dell’accaduto: «Il monossido di carbonio è un gas letale e silenzioso. Oggi le nostre atlete hanno rischiato la vita. Non possiamo fare silenzio».
L’Asd Volley Milazzo ha scritto sui social: “è successo qualcosa di gravissimo. Una nostra atleta ha accusato un malore ed è svenuta. Per fortuna dopo un po’ ha ripreso conoscenza. Subito dopo, un’altra nostra giocatrice si è accasciata lamentando giramenti di testa e difficoltà respiratorie. Pochi minuti e tutte le altre ragazze hanno iniziato a manifestare forti mal di testa e problemi a respirare. All’arrivo del 118, dopo aver visitato l’intera squadra, la dottoressa – insospettita da un odore anomalo – ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Effettuati i rilievi, i vigili hanno riscontrato presenza di monossido di carbonio all’interno della palestra e hanno ordinato il trasferimento immediato in ospedale di tutte le atlete. Oggi le nostre atlete hanno rischiato la vita. E questo, per noi, è inaccettabile. Non possiamo fare silenzio. Non possiamo non agire. Lo dobbiamo alle nostre ragazze, alle loro famiglie e a chi ogni giorno entra in quella palestra”.
Il messaggio, condiviso da molti utenti, richiama l’urgenza di chiarire responsabilità e controlli sulla struttura che ospitava la partita.
L’impianto sequestrato: “Era guasto e non doveva essere acceso”
I vigili del fuoco, nel sopralluogo effettuato oggi, hanno sequestrato l’impianto di riscaldamento della struttura, ritenuto la causa dell’emissione di monossido. Il sindaco di Zafferana Etnea, Salvatore Russo, ha ammesso che l’impianto era guasto: «Non doveva essere acceso, ma qualcuno, accendendo le luci, ha involontariamente attivato anche l’interruttore collegato. Nessuno poteva immaginare quello che sarebbe successo».



















