venerdì, Febbraio 21

Perché negli altri paesi non si usa il bidet? Il motivo ti sorprenderà 

Perché negli altri paesi non si usa il bidet? Il motivo ti sorprenderà

Perché il bidet non è diffuso all’estero? Il motivo ti sorprenderà

Il bidet è un elemento essenziale nei bagni italiani, presente nella maggior parte delle abitazioni.

Questo sanitario, che garantisce un’igiene personale accurata, viene utilizzato quotidianamente dagli italiani per lavare le parti intime e, in alcuni casi, anche per sciacquare i piedi o rinfrescarsi. Tuttavia, fuori dall’Italia, il bidet è una rarità e spesso viene guardato con sorpresa o disinteresse. Ma perché il bidet è così popolare in Italia e quasi assente nel resto del mondo? Le ragioni sono piuttosto curiose e inaspettate.

Il bidet nel resto del mondo: un’assenza sorprendente

Chi viaggia all’estero si accorge immediatamente della mancanza del bidet in molte nazioni. Negli hotel, negli appartamenti in affitto e persino nelle case private, questo strumento igienico è praticamente inesistente. Mentre in Italia il bidet viene considerato indispensabile per la pulizia personale, in molte altre culture l’igiene intima viene affrontata in modo diverso, spesso con l’uso esclusivo della carta igienica o con l’ausilio di doccette specifiche, come accade in alcuni paesi asiatici e del Medio Oriente.

L’assenza del bidet in gran parte del mondo occidentale ha radici storiche, culturali e persino logistiche. Se in Italia è un’abitudine consolidata, in altri paesi si sono sviluppati diversi modi di intendere e gestire l’igiene personale. Ma come mai proprio noi italiani ne facciamo un uso così diffuso mentre altre nazioni ne sono rimaste escluse?

La storia del bidet: un’invenzione francese dimenticata

Contrariamente a quanto si possa pensare, il bidet non è un’invenzione italiana. Le sue origini risalgono alla Francia del XVII secolo, dove fu ideato con lo scopo di migliorare l’igiene personale. Il termine “bidet” deriva dal francese e significa “cavallino”, poiché il suo utilizzo richiedeva una posizione simile a quella assunta quando si cavalca un piccolo destriero.

Nonostante la sua invenzione in Francia, il bidet non ottenne mai grande popolarità nel paese d’origine. Uno dei principali motivi della sua scarsa diffusione fu il contesto in cui venne inizialmente adottato. I primi esemplari vennero installati nei bordelli francesi, dove le prostitute li utilizzavano per lavarsi dopo aver ricevuto i clienti. Questa associazione con la prostituzione contribuì a creare un pregiudizio culturale che ne ostacolò l’adozione diffusa. Con il tempo, il bidet venne considerato un oggetto di lusso o addirittura superfluo, tanto che nella maggior parte delle case francesi non entrò mai a far parte dell’arredamento del bagno.

Perché in Italia il bidet è così diffuso?

Se in Francia il bidet non ebbe fortuna, in Italia la sua storia fu ben diversa. L’oggetto arrivò nel nostro paese grazie a Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, regina di Napoli e moglie di Ferdinando IV di Borbone. La sovrana, cresciuta in una corte attenta all’igiene personale, volle installare un bidet nella sua residenza reale per mantenere le abitudini igieniche a cui era abituata. Da quel momento, il bidet cominciò a diffondersi tra i nobili, poi tra la borghesia e infine in tutta la popolazione italiana.

Il suo utilizzo divenne così comune che oggi è considerato un elemento indispensabile nella progettazione dei bagni italiani. Negli anni ’70, una normativa rese obbligatoria la presenza del bidet in ogni nuova costruzione residenziale, consolidando ulteriormente la sua diffusione in Italia.

Perché negli altri paesi il bidet non ha preso piede?

Le ragioni per cui il bidet non si è diffuso nel resto del mondo sono molteplici e spaziano dalla cultura alle abitudini igieniche, fino a questioni di spazio e impianti idraulici.

Cultura e abitudini igieniche: in molti paesi, l’igiene intima viene affrontata in modo diverso. Nei paesi anglosassoni, ad esempio, l’uso della carta igienica è la norma, mentre in Asia e nei paesi arabi si utilizzano doccette o sistemi di lavaggio automatico.

Fattori storici: il bidet ha sofferto una cattiva reputazione in alcuni paesi, come la Francia, dove era associato ai bordelli, o negli Stati Uniti, dove veniva visto come un elemento presente solo nei bagni delle case di tolleranza durante la Seconda Guerra Mondiale.

Problemi di spazio: nei bagni di molte abitazioni europee e americane, gli spazi sono ridotti e progettati senza considerare un sanitario aggiuntivo. L’installazione di un bidet richiederebbe una ristrutturazione significativa degli impianti idraulici.

Mentalità conservatrice: in alcune culture, il bidet è considerato un oggetto strano o inutile, tanto che non è mai stato realmente preso in considerazione come parte essenziale dell’arredamento del bagno.

Il bidet nel mondo moderno: una possibile rinascita?

Negli ultimi anni, con l’attenzione crescente verso l’igiene personale e la sostenibilità, il bidet sta conoscendo un piccolo ritorno di popolarità in alcuni paesi. Le versioni moderne del bidet, come quelli elettronici integrati nel WC (molto diffusi in Giappone), stanno guadagnando consensi anche in Occidente. Sempre più persone stanno scoprendo i vantaggi di un’igiene più approfondita e confortevole, riducendo anche il consumo di carta igienica.

Nonostante le difficoltà culturali e strutturali, il bidet potrebbe tornare a diffondersi in futuro, soprattutto in un mondo sempre più attento alla salute e all’igiene. Per ora, l’Italia rimane uno dei pochi paesi in cui il bidet è un elemento imprescindibile del bagno, simbolo di una cultura che ha sempre dato grande importanza alla pulizia personale.

E tu, potresti mai fare a meno del bidet?

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