I dati mostrano come la malattia abbia colpito in particolare gli adolescenti tra i 10 e i 16 anni, ma anche molti lattanti che non avevano ancora ricevuto le dosi di vaccino previste.
La vaccinazione in gravidanza è fondamentale
Bassetti insiste su un punto cruciale: la vaccinazione delle donne in gravidanza. «Le mamme vaccinate trasmettono anticorpi ai neonati, proteggendoli nei primi mesi di vita. È fondamentale non saltare questa fase».
Il calendario vaccinale italiano prevede le prime tre dosi già entro il primo anno di vita, più un richiamo intorno ai 2 anni e successivamente una quinta dose tra i 12 e i 18 anni. «Non basta vaccinare – avverte Bassetti – serve farlo nei tempi giusti».
L’appello finale
Il ritorno della pertosse, secondo l’infettivologo, è legato alla diminuzione delle coperture vaccinali: «Molti non vaccinano i figli, molte mamme non si vaccinano in gravidanza. Ma la pertosse non è un semplice raffreddore: è una malattia grave, che può portare alla morte dei bambini».
Un monito chiaro a famiglie e istituzioni per non abbassare la guardia di fronte a una malattia che si pensava ormai superata, ma che sta riemergendo con forza.