domenica, Luglio 27

Giuseppe Conte attacca Meloni: il post scatena minacce sui social

Il clima politico italiano è ormai incandescente. Dopo le dichiarazioni di Emmanuel Macron sul riconoscimento dello Stato di Palestina, anche in Italia si è acceso un durissimo dibattito. Giorgia Meloni, pur ribadendo di essere favorevole alla prospettiva di due Stati, ha precisato che «un riconoscimento immediato sarebbe controproducente». Una posizione che non è piaciuta a parte dell’opposizione, con il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, pronto a lanciare un attacco frontale.

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Il post di Conte: «Fermiamo il genocidio»

L’ex premier ha affidato a X (ex Twitter) un messaggio durissimo contro la presidente del Consiglio: «Giorgia, qui siamo ben oltre la politica. È in gioco quel minimo senso di umanità che tutti dobbiamo conservare. Si impone un supremo imperativo morale: compiere ogni azione possibile per fermare questo genocidio!». Parole che, sebbene non contenessero insulti diretti, hanno infiammato il dibattito e scatenato una reazione incontrollata tra i suoi sostenitori.

Ondata d’odio sui social: «All’inferno c’è posto per Giorgia»

Poco dopo la pubblicazione del post, sotto il tweet di Conte sono comparsi centinaia di commenti carichi di violenza verbale. Non solo insulti, ma anche minacce esplicite. Tra i messaggi più gravi: «All’inferno c’è posto per Giorgia», «Questo mostro non merita di stare al mondo», «Ma nessuno le spara?». E ancora: «Assassina», «Schifosa, vattene». Una spirale d’odio che ha subito fatto scattare l’allarme nei vertici di Fratelli d’Italia.

FdI: «Campagna d’odio orchestrata dai grillini»

L’account ufficiale di Fratelli d’Italia ha denunciato pubblicamente la vicenda, definendo la raffica di minacce «una vera e propria campagna d’odio orchestrata dai grillini». Il comunicato prosegue: «Si arriva perfino a cavalcare la guerra e il dramma in Medio Oriente per racimolare qualche voto in più. La sete di consenso e la spregiudicatezza di questi signori non conoscono limiti».

Macron e il nodo Palestina: la scintilla del conflitto

L’origine dello scontro sta nell’annuncio di Emmanuel Macron, che ha dichiarato la volontà della Francia di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina. Una mossa che, secondo Meloni, rischia di «far sembrare risolto un problema che invece rimane aperto». Da qui la polemica: la premier ribadisce il sostegno alla formula «due popoli, due Stati», ma solo come parte di un percorso negoziale. Conte e i 5 Stelle, invece, chiedono un riconoscimento immediato.

Al momento non risulta che siano stati presi provvedimenti contro gli autori delle minacce, ma il caso è già diventato politico. Diversi esponenti di maggioranza chiedono a Conte di dissociarsi pubblicamente dai commenti violenti, mentre sui social monta il dibattito sul confine tra libertà di espressione e incitamento all’odio.

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