Nel Partito Democratico la tensione è tornata a livelli che non si vedevano da anni. A pochi giorni dalle elezioni regionali in Veneto, Campania e Puglia, la segretaria Elly Schlein si trova al centro di un vortice di sospetti, malumori e manovre interne che rischiano di minare la sua leadership proprio nel momento più delicato.
Schlein teme un’imboscata: la “tre giorni” dei big agita il Nazareno

Secondo un retroscena pubblicato da La Stampa, Schlein avrebbe interpretato come una vera e propria imboscata la decisione di Dario Franceschini, Roberto Speranza e Andrea Orlando di riunire le loro correnti a Montepulciano dal 29 al 30 novembre. Ufficialmente, l’obiettivo è “riflettere sul futuro del partito”. Ma per molti, si tratterebbe di un test di forza interno, un modo per rimettere mano agli equilibri del Pd.
Le rassicurazioni non sono mancate: “È per sostenerti e rafforzarti”, le avrebbero detto. Ma la segretaria, riporta Francesca Schianchi, avrebbe fatto “buon viso a cattivo gioco”, scegliendo comunque di chiudere i lavori con un suo intervento domenica. Una presenza che appare come una mossa di controllo: meglio tenerli d’occhio da vicino.
Un parterre che sa di congresso anticipato
Il programma della tre giorni non è affatto secondario. A Montepulciano sono attesi ospiti di peso: Gianrico Carofiglio per parlare di comunicazione politica, la storica Michela Ponzani sulla democrazia, il magistrato Edmondo Bruti Liberati sulla giustizia, fino al presidente di Confindustria Emanuele Orsini e al segretario Uil Pierpaolo Bombardieri per i temi economici.


















