giovedì, Giugno 5

“Quel cretino lo incastrano”. Garlasco, quella vecchia telefonata del papà delle gemelle Cappa

Garlasco: nuove ombre sull’omicidio Poggi. “Quel cretino lo incastrano”: riemerge un’intercettazione inquietante

alberto stasi chiara poggi

L’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella tranquilla cittadina di Garlasco, in provincia di Pavia, torna prepotentemente al centro della scena mediatica e giudiziaria.

A distanza di quasi 18 anni, l’inchiesta si arricchisce di nuovi elementi: intercettazioni dimenticate, sospetti mai approfonditi e rapporti familiari ambigui. Tutto ciò riaccende l’interesse attorno a un caso che, per molti, non ha mai trovato una verità definitiva.

L’inchiesta riaperta: si cercano nuovi indizi

La Procura di Pavia, guidata da Fabio Napoleone e supportata dagli aggiunti Stefano Civardi e le PM Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, ha deciso di riaprire il fascicolo, puntando a una possibile nuova interpretazione dei fatti. L’ipotesi che sta prendendo piede è quella di un omicidio premeditato, orchestrato forse da più persone, alcune delle quali non presenti fisicamente sulla scena del crimine. L’indagine si muove con estrema cautela, ma non esclude che i protagonisti possano essere diversi da quelli individuati nelle fasi iniziali del procedimento.

 

La frase che riaccende i sospetti: “Quel cretino lo incastrano”

Tra i nuovi elementi che stanno emergendo, uno dei più inquietanti è una vecchia intercettazione telefonica risalente ai giorni successivi al delitto. La frase, pronunciata da Ermanno Cappa – figura nota e influente a Garlasco – è rivolta alla figlia Stefania: “Quel cretino lì se devono incastrarlo lo incastrano”. Il “cretino” in questione è Alberto Stasi, all’epoca fidanzato di Chiara Poggi e da subito indicato come principale sospettato. Questa affermazione, che inizialmente fu archiviata come irrilevante, assume ora un nuovo significato.

 

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