Un’altra pista poco considerata riguarda un’impronta di piede nudo, rilevata sulla scena del crimine e mai attribuita. Una pianta del piede con una deformazione compatibile con l’alluce valgo, condizione che colpisce circa il 25% della popolazione, soprattutto femminile. Un dettaglio che non combacia con Stasi, né con i familiari di Chiara, né con il personale intervenuto. Oscar Ghizzoni, medico legale della difesa, conferma: “Morfologicamente incompatibile con i piedi di Alberto”.
Due killer sulla scena del crimine?
Secondo Manieri, le impronte diverse e la presenza di tracce plantari anomale rafforzano l’ipotesi di due soggetti coinvolti. E non è detto che uno dei due sia per forza Stasi. Il mistero si infittisce con nuove ombre anche sulle scelte della Procura: molte prove non vennero approfondite o comparvero brevemente per poi sparire. Alcuni rumor recenti, rilanciati da Darkside e Dillinger News, parlano di un possibile scossone a ottobre, con la riapertura clamorosa del fascicolo Garlasco.
La sensazione è che questa storia non sia ancora finita.
Leggi anche: Caso Garlasco: «Ottobre sarà decisivo, la Procura ha nuove prove»