sabato, Aprile 19

Pericardite recidivante e rischio arresto cardiaco: il dramma di Leonardo Tano, figlio di Rocco Siffredi

Pericardite recidivante e rischio arresto cardiaco: il dramma di Leonardo Tano, figlio di Rocco Siffredi

Un malore improvviso, una diagnosi difficile da accettare e un intervento al cuore eseguito d’urgenza. È quanto ha vissuto nelle ultime settimane Leonardo Tano, figlio 24enne del noto attore Rocco Siffredi. Il giovane ha deciso di raccontare tutto sui social, condividendo i dettagli di una condizione che, se trascurata, avrebbe potuto costargli la vita.

Il cuore sotto attacco: la diagnosi

In un messaggio pubblicato su Instagram, Leonardo ha rivelato di aver scoperto di soffrire di pericardite recidivante, una patologia infiammatoria che colpisce il pericardio, la membrana che avvolge il cuore. Una condizione spesso sottovalutata, ma che può portare a gravi conseguenze: «La scorsa settimana ho avuto una recidiva importante e improvvisa. Un alto rischio di arresto cardiaco», ha scritto.

Il giovane è stato ricoverato d’urgenza in rianimazione e ha subito un intervento chirurgico per contenere la situazione. La diagnosi è arrivata dopo mesi, forse anni, in cui i segnali erano presenti ma difficili da interpretare.

La fine dell’attività agonistica

Fino a dicembre 2024, Leonardo Tano era un atleta impegnato nel mondo dello sport, ma la crescente stanchezza psicologica e fisica lo aveva spinto a prendersi una pausa. Nessuno immaginava che dietro quella decisione ci fosse una patologia così seria: «Sentivo di aver perso i miei punti di riferimento», ha raccontato.

Oggi, dopo l’intervento, la prospettiva è cambiata radicalmente: «Mi aspetta una lunga terapia e, forse la parte più difficile per me, uno stop completo dall’attività fisica». Un colpo durissimo per chi ha sempre trovato nello sport una valvola di sfogo e un punto fermo.

Il ringraziamento e la battaglia quotidiana

Nel suo messaggio, Leonardo ha voluto ringraziare il personale dell’ospedale Sacco, la dottoressa che lo segue e il cardiochirurgo che gli ha salvato la vita. Non sono mancati i riferimenti affettuosi alla sua famiglia e a chi gli è stato accanto durante i giorni più bui.

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