mercoledì, Novembre 12

Ucraina, doppia bufera nel governo: si dimettono i ministri di Giustizia ed Energia dopo lo scandalo corruzione

Scandalo e dimissioni a catena nel governo ucraino. La premier Yulia Svyrydenko ha annunciato che sia la ministra dell’Energia Svitlana Grynchuk che il ministro della Giustizia German Galushchenko hanno rassegnato le dimissioni in seguito al maxi scandalo di corruzione che ha travolto il settore energetico nazionale.

Secondo fonti di governo, le dimissioni sarebbero arrivate dopo giorni di pressioni interne e accertamenti condotti dal Comitato nazionale anticorruzione. L’inchiesta, che riguarda appalti truccati e fondi pubblici dirottati, avrebbe coinvolto alti funzionari ministeriali e dirigenti di società statali dell’energia.

La premier: «Nessuno è al di sopra della legge»

«Stiamo affrontando questo momento con trasparenza e responsabilità», ha dichiarato la premier Svyrydenko, sottolineando che «nessuno è al di sopra della legge, nemmeno i membri del governo». La leader ucraina ha assicurato che a breve verranno nominati ministri ad interim “per garantire la continuità amministrativa e la stabilità del settore in un momento cruciale per il Paese”.

Le dimissioni segnano il più grave terremoto politico per l’esecutivo Svyrydenko dall’inizio della guerra, in un contesto già critico con l’inverno alle porte e il sistema energetico messo a dura prova dagli attacchi russi.

Il “caso Energoatom” e le accuse di tangenti

Secondo la Nabu, l’agenzia anticorruzione ucraina, Galushchenko avrebbe avuto un ruolo di vertice in un sistema di tangenti e appalti truccati che drenava fondi destinati alla protezione delle infrastrutture energetiche. Nelle intercettazioni, il ministro sarebbe stato indicato come “il professore”, nome in codice emerso da oltre mille ore di registrazioni raccolte in quindici mesi di indagine.

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