Andrea Sempio rompe il silenzio: “Quando ho visto i carabinieri pensavo fosse successo qualcosa a mia madre”
Andrea Sempio rompe il silenzio
È una delle figure chiave della riapertura del caso Garlasco: Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, è tornato sotto i riflettori della cronaca dopo 18 anni. Attualmente è indagato per omicidio in concorso dalla Procura di Pavia e al centro di una nuova indagine che ha già prodotto sviluppi clamorosi, tra cui il ritrovamento di un possibile martello compatibile con l’arma del delitto.
In una lunga intervista esclusiva a Quarto Grado, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi su Rete4, Sempio ha raccontato le sue prime sensazioni dopo la lunga perquisizione di 9 ore e mezza subita nella propria abitazione e in quelle dei suoi familiari. Ha chiarito molti punti, smentito voci false e condiviso la sua angoscia per l’attenzione mediatica che lo ha travolto.
Il blitz all’alba e lo spavento iniziale
«Stavo dormendo, ho sentito dei passi sulle scale e poi hanno suonato al campanello. Mi sono alzato di colpo pensando: ‘Oddio, cos’è successo?’. Il primo pensiero è stato per mia madre, pensavo si fosse sentita male o che mi avesse cercato e non l’avevo sentita. E invece no, era il maresciallo dei carabinieri», ha raccontato Andrea Sempio.
Il racconto prosegue: «Mi ha detto: ‘Dobbiamo fare una perquisizione’. All’inizio ho pensato mi stessero arrestando, perché erano tanti… saranno stati almeno dieci carabinieri. Poi mi hanno spiegato che si trattava solo della perquisizione ordinata dalla Procura».
«Non sono stato portato via dai carabinieri»
Nei giorni successivi alla perquisizione si erano diffuse voci infondate secondo cui Sempio fosse stato fermato o portato in caserma. Lui stesso ha voluto smentire con fermezza: «L’unica cosa che ci tengo a chiarire è che io non sono stato portato via, non sono stato in nessuna caserma. Non è vero nulla di quello che si è detto. Mi sono trovato in casa i carabinieri, tutto qui».
«Sono più preoccupato per i miei genitori»
Andrea Sempio si è detto turbato non tanto per sé quanto per i genitori, anch’essi coinvolti nelle perquisizioni. Vediamo le sue parole nel dettaglio e le parole sull’interrogatorio.
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